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La Stampa Rassegna Stampa
28.01.2020 Torino: altra scritta antisemita nel Giorno della Memoria
Cronaca di Irene Famà, Massimiliano Peggio

Testata: La Stampa
Data: 28 gennaio 2020
Pagina: 20
Autore: Irene Famà, Massimiliano Peggio
Titolo: «Scritta antisemita nell'androne di casa: 'Umiliata nel Giorno della Memoria'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 28/01/2020, a pag.20, con il titolo "Scritta antisemita nell'androne di casa: 'Umiliata nel Giorno della Memoria' " la cronaca di Massimiliano Peggio, Irene Famà.

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Massimiliano Peggio, Irene Famà

«Adesso me ne vado a casa, a rivedere Schindler's List. È un bellissimo film. Molti ignoranti dovrebbero guardarlo e trarne preziosi insegnamenti». 
Sciarpa rossa, un filo di rossetto sulle labbra, ieri sera uscendo dalla questura di Torino la signora Maria tratteneva a stento le lacrime. «Non immaginavo di subire questa umiliazione nel Giorno della Memoria». In mattinata, uscendo di casa, si è trovata davanti una scritta che le ha trafitto il cuore, le sue radici, i suoi affetti. «Crepa sporca ebrea». Scritto in stampatello con un pennarello scuro, su una parete dell'androne, ai piedi di un vecchio palazzo addossato alla precollina torinese. Lei ha fatto denuncia alla Digos. Non tanto per avere giustizia, quanto per «sconfiggere l'ignoranza».

Risultati immagini per torino scritta 27 gennaio 2020
Una nuova scritta antisemita a Torino

Così dice. 
Torino, ultima tappa dell'antisemitismo sfociato in concomitanza con il Giorno della Memoria. Altro che rispetto. Così è successo a Mondovì, a Brescia, a Giaveno, sempre in provincia di Torino, tra le colline delle Resistenza. Scritte contro gli ebrei, contro i partigiani, contro chi è stato vittima dell'orrore nazifascista. «Questi episodi - dice - testimoniano la scarsa conoscenza per la storia. Ringrazio quelle scuole che istruiscono i ragazzi al senso del rispetto, che combattono il negazionismo». Le sue radici ebree, Maria le racconta così: «Sono orgogliosa di esserlo, non ho mai fatto mistero, non vedo perché avrei dovuto. Ma prima d'ora non ho mai avuto problemi. Mi ha fatto male al cuore». 
Per lei la Memoria è legata alla storia della mamma, staffetta partigiana. «È morta a 92 anni. Fino all'ultimo è stata lucidissima. A 87 ha scritto le sue memorie. Sono straordinarie, dovrebbero essere lette da tutti, soprattutto dai giovani che non conoscono la storia e le sofferenze della Seconda Guerra Mondiale. Mia madre, originaria di una antica famiglia ebrea, ha fatto la Resistenza, portava messaggi da Roma a Torino».
La denuncia è stata formalizzata negli uffici della Digos, quasi in concomitanza con l'inizio della fiaccolata per la Memoria, in programma ieri sera nel centro della città, dalla stazione di Porta Nuova all'ex carcere Le Nuove. «Quella scritta - osserva Maria - sa di vecchio. "Crepa sporca ebrea" sono termini che si usavano un tempo. Vuol dire che c'è un ritorno del rancore. Sono prese di posizione che preoccupano». C'è una spiegazione? «Forse la politica internazionale disorienta. Ma un conto è la politica, un altro è l'essere ebrei. Le persone non vanno mai confuse con la politica». 
Il presidente della comunità ebraica di Torino, Dario Disegni, riconduce questo episodio a «un clima di odio e di veleno». Dice: «Chi fa queste scritte, lo fa apposta ogni volta che si celebra la giornata della Memoria». 
Gli investigatori della Digos hanno acquisito le registrazioni di alcune telecamere di sicurezza installate in zona. Forse in uno di quei filmati ci potrebbe essere un indizio per risalire all'identità dell'autore. 
Ma dove ha trovato nutrimento l'odio che si è manifestato in quella scritta? Chi può esser stato? Può essere uno scherzo di pessimo gusto? «Non so. Non si gioca con la memoria, con le radici di chi ha subito la violenza nazifascista. Non riesco a immaginare quella persona che ha scritto una frase così vile. Penso solo a una persona ignorante. Come me, dovrebbe guardare Schindler's List. Quel film illumina le coscienze ».

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