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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
26.01.2020 Giorno della Memoria: il silenzio del ricordo
Commento di Elena Loewenthal

Testata: La Stampa
Data: 26 gennaio 2020
Pagina: 18
Autore: Elena Loewenthal
Titolo: «Il silenzio del ricordo»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 26/01/2020 a pag.18, con il titolo "Il silenzio del ricordo", il commento di Elena Loewenthal.

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Elena Loewenthal

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Yad VaShem

La memoria è fatta di parole, di immagini. Le multiformi tracce del passato sono ciò che ci permette di fare nostro il passato. Ma la memoria è fatta anche di silenzio. Nel memoriale dei bambini, allo Yad Vashem di Gerusalemme, l'unico lume si moltiplica all'infinito lungo il percorso e accompagna il visitatore mentre delle voci scandiscono nomi, date e luoghi dei bambini trucidati in quegli anni: la forza di quell'esperienza sta tutta nelle brevi pause di silenzio fra un nome e l'altro. Quello spazio sonoro vuoto è la voce dell'assenza. 
Intorno e dentro alla Shoah c'è ancora e sempre resterà un abisso di silenzio. Di cose che non sappiamo, che non c'è modo di raccontare, di condividere. Tacere è tutto ciò che resta: conoscere è necessario, ma non meno impossibile di capire. 
E non malgrado le parole, i racconti, le immagini di allora: proprio perché sappiamo, proprio perché la memoria s'affaccia verso il presente e ci impone di non dimenticare, dobbiamo fare i conti con il silenzio dell'indicibilità, dei milioni di voci sommerse. Onorare i morti e soprattutto trarre da quel passato una sorta di lezione civile, significa anche sapere di non sapere perché una immensa parte di quella storia è muta per sempre, precipitata in fondo a un immobili, invincibile buco nero di dolore.

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