Menzogna omissiva su OR: se i terroristi vengono descritti come 'giovani palestinesi' E sparisce ogni riferimento alla violenza (lancio di bomba incluso)
Testata: L'Osservatore Romano Data: 23 gennaio 2020 Pagina: 3 Autore: la redazione di OR Titolo: «Uccisi nel sud di Gaza tre giovani palestinesi»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 23/01/2020, a pag. 3, l'articolo "Uccisi nel sud di Gaza tre giovani palestinesi".
Secondo OR "tre giovani palestinesi" sono stati uccisi ieri a Gaza da soldati israeliani. Come al solito sui giornali cattolici, la notizia e in particolare il titolo sono stravolti in funzione anti-Israele. Non viene scritto, in particolare, che i tre hanno cercato di passare il confine con la violenza e solo dopo che hanno lanciato una bomba sono stati colpiti in risposta dai militari israeliani di servizio alla frontiera: il testo della breve cita i fatti anche se li edulcora e non definisce terroristi i tre arabi palestinesi, il titolo addirittura omette ogni dettaglio che consentirebbe invece di capire. La menzogna omissiva è lo strumento principe della disinformazione contro Israele su OR.
Ecco l'articolo:
Un tratto del confine tra Gaza e Israele
Tre giovani palestinesi sono stati uccisi ieri dalle forze di difesa israeliane mentre tentavano di attraversare il confine nel sud di Gaza, nei pressi di Kibbutz Kissufim. Lo ha riferito, in un comunicato, l'esercito israeliano. Nel resoconto dell'azione si afferma che i tre avrebbero lanciato un ordigno contro i militari israeliani i quali li avrebbero raggiunti aprendo il fuoco. Un portavoce dell'esercito ha confermato all'agenzia di stampa France Presse che nessuno dei tre palestinesi è sopravvissuto durante lo scontro a fuoco. Il quotidiano israeliano «Haaretz» riporta che le tre vittime avevano sedici anni e risiedevano a Gaza. Secondo l'emittente radiofonica pubblica israeliana, le tre vittime avrebbero fatto parte di gruppi sotto il controllo di Hamas. La radio riporta inoltre che i tre giovani palestinesi sarebbero riusciti ad avanzare di circa quattrocento metri nel territorio israeliano, approfittando delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, prima di essere fermati dai militari. Nessun soldato o civile israeliano è rimasto ferito.
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