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Riprendiamo da SHALOM novembre/dicembre 2019 a pag.19 con il titolo "Il nuovo fascismo? È quello islamista" il commento di Angelo Pezzana.
In Italia non mancano intellettuali che commentano fatti di cronaca, la fama non arriva soltanto dai libri. Ma se è vero che nessuno è mai riuscito a raggiungere la popolarità degli interventi sul Corriere della Sera di Pier Paolo Pasolini, veri editoriali da prima pagina, per la forza dello stile e per il coraggio degli argomenti scelti, questa non è la sola differenza tra i nostri intellò e quelli d’Oltralpe. Semi scomparsi i settimanali, le palestre sono ormai alcune rubriche sui quotidiani e gli interventi – spesso trasformati in risse- nei vari talk show televisivi. Ma ciò che preoccupa è l’allineamento ordinato in un solo gruppo, se non si appartiene alla ideologia culturale dominante- lascio ai lettori indovinare quale- scatta l’etichettatura immancabile, quella che Ennio Flaiano aveva con lungimiranza chiamata “il fascismo degli antifascisti”. Se non aderisci al club, sei fuori. Ecco due esempi, utili per capire come in Francia accanto al gruppone dei politicamente corretti ‘all’italiana’, ci sia chi non ha abdicato alla libertà di pensiero. Due esempi, Georges Bensoussan, uno dei più autorevoli storici della Shoah e Alain Finkielkraut, un interprete che ha saputo, vivendole, liberarsi dalle ideologie del’900.
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