Se l'Espresso sceglie Donatella di Cesare per un pezzo sulla Giornata della Memoria Ma la filosofa deve ancora spiegare perché per anni è stata vicepresidente della Fondazione Heidegger
Testata: Informazione Corretta Data: 20 gennaio 2020 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «Se l'Espresso sceglie Donatella di Cesare per un pezzo sulla Giornata della Memoria»
L’Espresso di questa settimana commemora la giornata del ricordo affidando a Donatella Di Cesare e Wlodek Goldkorn una analisi con questa introduzione, “che senso a dire ‘mai più’, e poi vender armi che uccidono, fare la guerra, negare i diritti ai rifugiati? In vista dei 75 anni della ricorrenza una filosofa e uno scrittore riflettono sul senso vero del ricordare”.
E’ sempre opportuno riflettere sul senso vero del ricordare, ci chiediamo però perché chiederlo a Donatella Di Cesare che si è sempre rifiutata di spiegare perché abbia accettato la carica di vice presidente della Fondazione tedesca titolata al nome di Martin Heidegger. Si dimise soltanto dopo che vennero pubblicati i “quaderni neri” con gli scritti che comprovavano la adesione al nazismo e all'antisemitismo razzista di chi era comunemente ricordato come il ‘filosofo di Hitler”. Soltanto la Di Cesare non lo sapeva?