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Ho letto con interesse la recensione del libro di A.Tarquini "La Sinistra italiana e gli ebrei - Socialismo sionismo e antisemitismo". E' un argomento che mi sta a cuore ma, mi chiedo, senza saper darmi una risposta, perché? Perché proprio la sinistra? Che risposta si può dare? Sono un'anziana di 84 anni, di famiglia e per convinzione da sempre di sinistra. Non riesco a capacitarmi: perché su 60 milioni di persone che hanno dovuto lasciare la propria casa e il proprio paese dopo la seconda guerra mondiale, solo ia vicenda dei palestinesi accende gli animi e alimenta l'antisionismo e ' antisemitismo? Possibile che persone perbene, di buona cultura, che non potrei accusare di insensibilità, come le mie amiche anziane come me. si pronunciano sempre con ostilità contro Israele, l'unica democrazia del medio oriente?
MARIA ANGELA PASTORELLO - TORINO
Gentile Maria Angela,
Le sue domande sono da sempre anche le mie ma restano senza risposta, o meglio, la risposta è che l'antisemitismo è un sentimento tanto violento da essere considerato malattia mentale quindi non può essere circoscritto a un'ala politica specifica. Quando ero giovane non me ne facevo una ragione, mi sentivo attaccata da destra come ebrea e da sinistra, con la stessa violenza, come sionista. Nonostante nel mondo vi siano milioni di profughi, gli unici ad accendere gli animi sono coloro che profughi non sono, i palestinesi. E' il potere della propaganda, quella che costa miliardi, una propaganda priva di etica, basata solo su menzogne, di cui gli arabi palestinesi sono detentori e maestri. Un cordiale shalom |
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