Israele verso le elezioni: unione tra Labour e Meretz Cronaca di Francesca Caferri
Testata: La Repubblica Data: 14 gennaio 2020 Pagina: 14 Autore: Francesca Caferri Titolo: «L'ultima chance del Labour d'Israele: si fonde per non sparire»
Riprendiamo daREPUBBLICAdi oggi, 14/01/2020, a pag.14 con il titolo "L'ultima chance del Labour d'Israele: si fonde per non sparire", il commento di Francesca Caferri.
Francesca Caferri
A sinistra, Amir Peretz
È stato il partito di alcuni fra i più grandi padri di Israele. Quello che più di ogni altro ha spinto per la pace con i palestinesi: che per anni ha fatto della soluzione dei due Stati la bandiera per il futuro dello Stato. Quello che sull'altare di un accordo ha visto morire sotto i colpi di un estremista il suo leader e premio Nobel per la pace Yitzhak Rabin: ma il Labour israeliano non sarà presente alle elezioni del 2 marzo, almeno non nella sua forma tradizionale. Ieri il leader Amir Peretz ha annunciato che in vista del voto il partito unirà le sue forze con i rivali storici di Meretz, il partito della sinistra liberale israeliana che ha nella zona intorno a Tel Aviv il suo bacino di voti principali e con Gesher, un altro partito di sinistra, presentandosi in una lista unica: nome e simbolo della nuova alleanza non sono stati ancora resi noti, ma lo saranno presto. Entro mercoledi devono essere presentate le liste elettorali. L'alleanza è l'ammissione di una clamorosa sconfitta della sinistra israeliana, che nelle ultime due tornate elettorali è rimasta schiacciata dalla contrapposizione fra il Likud del premier Benjamin Netanyahu e Blu e Bianco dell'ex capo di Stato maggiore Benny Gantz, che ha drenato molti dei voti progressisti, presentandosi come l'unica alternativa possibile per fare uscire di scena l'uomo che da vent'anni domina la vita politica di Israele. Nelle elezioni di settembre il Labour, che già correva con Gesher, ha ottenuto solo sei dei 120 seggi della Knesset: un crollo assoluto per un partito che per decenni ha dominato la politica israeliana diventando un punto di riferimento per la sinistra mondiale. Ma che oggi non riesce più a parlare ai suoi elettori: la grande spinta dietro alla fusione, spiega il quotidiano liberale Haaretz, è arrivata da Blu e Bianco. Se vuole conquistare il governo dopo due tornate elettorali chiuse in sostanziale parità, l'alleanza guidata da Gantz ha bisogno di alleati solidi a sinistra: e tutti i sondaggi pre-voto mostravano invece un ulteriore indebolimento dei partiti progressisti che, divisi, non avrebbero superato la soglia di sbarramento del 3,25% prevista per entrare nella Knesset. La fine di un'era, che soltanto cambiando nome e simbolo, i laburisti possono sperare di evitare.
Per inviare aRepubblicala propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante