martedi` 24 dicembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa - Il Foglio Rassegna Stampa
10.01.2020 Iran, un regime criminale: abbattuto dagli ayatollah aereo ucraino, 176 vittime
Cronaca di Giordano Stabile, editoriale del Foglio

Testata:La Stampa - Il Foglio
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Pentagono: 'Il Boeing ucraino abbattuto da Teheran per errore' - Tutto sul volo 752»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 10/01/2020, a pag. 10, con il titolo "Pentagono: 'Il Boeing ucraino abbattuto da Teheran per errore' ", la cronaca di Giordano Stabile; dal FOGLIO a pag.1 l'editoriale "Tutto sul volo 752".

Ecco gli articoli:
Risultati immagini per iran rockets
Missili iraniani

LA STAMPA - Giordano Stabile: "Pentagono: 'Il Boeing ucraino abbattuto da Teheran per errore' "

Risultati immagini per giordano stabile giornalista
Giordano Stabile

Il Boeing 737 precipitato mercoledì subito dopo il decollo da Teheran, dopo la notte di battaglia nei cieli iracheni, è stato con tutta probabilità abbattuto, per sbaglio, dall'anti-area iraniana. L'Iran ha subito derubricato il disastro come un incidente, provocato «da un guasto meccanico». Già mercoledì, però, le autorità ucraine erano in allerta e ieri mattina hanno dichiarato di non escludere nessuna ipotesi, neppure «quella dell'abbattimento da parte di un missile». Nel pomeriggio è diventata più che un'ipotesi, dopo che funzionari del Pentagono e dell'Intelligence americane e irachena hanno rivelato di essere convinti che l'aereo sia stato colpito «da un sistema anti-aereo iraniano», anche se per errore, dopo che era stato forse scambiato per un velivolo nemico.
Il Boeing 737-800 si è schiantato alle 6 e 12 del mattino, quando era ancora buio, pochi minuti dopo il decollo. Era diretto a Kiev e poi a Toronto, e per questo a bordo erano presenti molti canadesi e iraniani con secondo passaporto canadese. Il transponder ha smesso di funzionare all'improvviso e l'aereo è precipitato al limite dei sobborghi sudoccidentali della capitale. Le autorità iraniane hanno parlato prima di un «incendio a uno dei motori», poi di una perdita di potenza complessiva che ha costretto i piloti a «invertire la rotta» per tentare un atterraggio di emergenza allo stesso scalo Imam Khomeini. Un Boeing 737-800, però, può volare anche con un solo motore e i tracciati del volo mostrano come abbia continuato a salire di quota fino a 2400 metri in modo regolare, prima di precipitare di colpo.
Le spiegazioni iraniane sono sembrate ancora più incoerenti quando sono apparse immagini della carcassa, apparentemente con fori, e soprattutto i rottami di quello che è stato identificato come un missile Tor-M1, di fabbricazione russa. È un sistema in dotazione alle forze anti-aeree iraniane e funzionari interpellati da media americani, a cominciare da «Newsweek», hanno avvalorato l'ipotesi che i militari lo abbiano attivato «per sbaglio». Le difese anti-aeree erano in massima allerta, a poche ore dai raid sulle basi irachene e il timore di una rappresaglia era molto alta. Anche Donald Trump è sembrato convinto: «Quell'aereo stava volando in un ambiente piuttosto turbolento e qualcuno potrebbe aver commesso un errore». Gli iraniani hanno respinto le accuse con forza. Il direttore dell'autorità per l'aviazione civile, Ali Abedzadeh, le ha definite «insensate » dal punto di vista scientifico.
Lo stesso Abedzadeh ha però detto che le scatole nere non saranno mai «consegnate agli Stati Uniti» per le verifiche da parte della Boeing. In compenso ha invitato Canada, Svezia e Ucraina a collaborare nell'inchiesta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha ribadito che «vanno ricercate tutte le possibili cause» e a Kiev il pensiero è andato subito alla tragedia del volo Amsterdam-Kuala Lumpur, abbattuto da un missile anti-aereo sui cieli dell'Ucraina nel 2014, al momento delle massime tensioni nel Donbass. Il premier canadese Justin Trudeau è stato ancora più netto e ha dichiarato che ci sono informazioni di intelligence che comprovano l'abbattimento. Il jet aveva soltanto tre anni di servizio aveva fatto l'ultima manutenzione due giorni prima. Per Teheran erano a bordo 146 iraniani e 5 canadesi, per gli ucraini 82 iraniani e 63 canadesi. La rotta Teheran-Toronto via Kiev è battuta da molti irano-canadesi, perché non ci sono voli diretti.

IL FOGLIO: "Tutto sul volo 752"

Risultati immagini per volo 752
L'aereo ucraino abbattuto presso Teheran, in Iran

Milano. Secondo le immagini satellitari del governo americano il volo 572 della compagnia aerea privata Ukraine International Airlines precipitato all'alba dell'8 gennaio è stato abbattuto da un missile iraniano. Non si tratterebbe dunque né di un guasto tecnico, come ripetono dall'inizio le autorità iraniane, né di una "tragica coincidenza", come hanno detto alcuni esperti. Un funzionario del Pentagono e uno dell'intelligence hanno confermato al magazine Newsweek che il Boeing 737-800 partito dall'aeroporto Khomeini di Teheran e diretto a Kiev è stato colpito da un sistema missilistico semovente terra-aria Tor-M1 (la Nato lo chiama Gauntlet) di fabbricazione russa. Si sarebbe trattato di un errore da parte del sistema antiaereo iraniano che in quel momento era attivo perché poche ore prima il regime di Teheran aveva compiuto l'attacco missilistico contro una base americana in Iraq come rappresaglia dell'uccisione, venerdì scorso, del generale Qassem Suleimani. Il volo 752 era partito da Teheran la mattina dell'8 gennaio alle 6.12 e trasportava 167 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio di cui: 82 iraniani, 63 canadesi, 11 ucraini, 10 svedesi, 4 afghani, 3 tedeschi e 3 inglesi. Sono morti tutti. Dopo due minuti dal decollo, le comunicazioni si erano interrotte, il Boeing 737-800 aveva perso quota ed era precipitato a circa quindici chilometri dall'aeroporto. Stando ad alcuni filmati circolati in rete, il velivolo ha preso fuoco. Le autorità iraniane hanno detto che si è trattato di un guasto tecnico. Il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, ha annunciato ieri mattina che è stata aperta un'inchiesta e che non è esclusa nessuna ipotesi: il guasto tecnico, la collisione con un drone, un attacco terroristico o un missile. Stava già circolando in rete la voce che sul luogo dell'incidente fossero stati ritrovati frammenti di un missile antiaereo Tor. Danilov ha detto che il team di investigatori ucraini è stato inviato sul posto per verificare questa voce (è stato ricevuto ieri dal presidente Hassan Rohani, ma non è ancora andato sul luogo dell'incidente). Partecipano alla missione 45 esperti, tra cui alcuni che si sono occupati dell'inchiesta sull'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014 nell'est dell'Ucraina, che fu causato da un missile fornito dai russi ai ribelli che ancora combatto- no la guerra civile contro il governo di Kiev. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che nei suoi primi mesi di mandato (ha cominciato nell'aprile scorso) è passato da una crisi all'altra, ha ribadito che sono state prese in considerazione "diverse possibilità" per stabilire la causa dell'incidente, ha telefonato al premier inglese Boris Johnson per invitarlo a unirsi nell'indagine, ma ha anche chiesto ai media e ai social di non credere troppo alle speculazioni e ai sospetti. Allo stesso modo il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha detto che le domande dei parenti delle vittime e dei canadesi tutti "troveranno risposta". Anche l'intelligence canadese ha confermato che si è trattato di un missile, ma l'incidente, ha detto Trudeau, "non era intenzionale". Anche Donald Trump ha detto ieri che potrebbe esserci stato un errore, "non da parte nostra". Quando il presidente americano aveva minacciato di colpire 52 siti culturali iraniani, uno per ogni ostaggio preso da Teheran nel '79, il presidente Rohani aveva risposto: noi ne colpiremo 290, il numero delle vittime del volo 655 iraniano abbattuto dagli americani. Che tragica coincidenza.

Per inviare la propria opinione ai quotidiani, telefonare:
La Stampa: 011/ 65681

Il Foglio: 06/ 5890901
oppure cliccare sulle a-mail sottostanti


lettere@lastampa.it
lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT