sabato 19 aprile 2025
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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Scholem/Shalom - Due conversazioni con Gershom Scholem
SCHOLEM/SHALOM

"Due conversazioni con Gershom Scholem su Israele, gli ebrei e la qabbalah"

Ed. Quodlibet - € 11,36



In queste due lunghe interviste, fatte una da Muki Tsur l’altra da Jörg Drews alla fine degli anni ’70, Gershom Scholem ripercorre le tappe principali della sua formazione intellettuale, fin dalla prima giovinezza, soffermandosi sugli incontri più importanti, e fornendo nuove motivazioni rispetto alle sue prese di posizione intellettuali e politiche. Innumerevoli i temi trattati: il rapporto con la tradizione ebraica che lo porta a essere il maggiore studioso del secolo della qabbalah; l’ambiente ebraico della giovinezza, con gli ebrei assimilati e no, l’adesione del fratello al comunismo e le polemiche rispetto all’ingresso nella Prima Guerra mondiale. Inoltre il rapporto con W. Benjamin, F. Rosenzweig, M. Buber, l’adesione al sionismo, la successiva vita in Israele, con la partecipazione, ad esempio, a un movimento di conciliazione con gli arabi; quindi la posizione polemica nei confronti della psicoanalisi, il confronto col marxismo, l’interesse per gli ambienti criminali di provenienza ebraica e per il loro gergo.

I testi, oltre al grande valore di testimonianza biografica e di approfondimento concettuale – esemplari le pagine di illustrazione del significato del termine qabbalah – sono anche un prezioso contributo per la comprensione storica della vicenda di Israele nel ’900, che Scholem rilegge, qui, praticamente dall’inizio alla fine, in qualità di testimone e artefice diretto, in cui si uniscono l’acume distaccato di chi padroneggia sovranamente le metodologie dell’analisi storica e, dall’altro lato, l’apertura agli aspetti più paradossali e vertiginosi della spiritualità ebraica.



"Rosenzweig venne a sapere di me quando cominciò a interessarsi di ebraismo. Ero una specie di fenomeno bizzarro. Qualcuno gli disse: C'è un certo Scholem, un ragazzo, che è uscito di senno- è un ebreo di famiglia non osservante, non vuole saperne di indossare i tefillim e tutto il resto, ma studia l'ebraico, si occupa di ebraismo, vuole sapere di cosa si tratta, ed è un sionista appassionato" (pag. 48)

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