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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.12.2019 La favola antisemita di 'Gesù palestinese'
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 dicembre 2019
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «La favola antisemita di 'Gesù palestinese'»
La favola antisemita di 'Gesù palestinese'
Commento di Deborah Fait

A destra: un'immagine che rappresenta Gesù con la kefijah, simbolo del terrorismo arabo palestinese

Eccolo là, l'ultimo della serie della storiella "Gesù era palestinese" è Massimo Biancalani, il prete (non mi piace chiamarlo sacerdote) di Pistoia che canta Bella Ciao durante la messa e che ha riempito di clandestini la chiesa dove esercita, trasformandola in dormitorio. Qualcuno mi dirà "sei ebrea, dici di essere laica, cosa ti interessa di Gesù?" Proprio per questo mi interessa, sono ebrea come ebreo era Gesù, sono laica quindi posso parlarne con il dovuto distacco, dal punto di vista storico non da quello religioso. La storia smentisce clamorosamente i vari Biancalani, Crozza, ultimamente Paolo Haendel, Littizzetto e tutti quelli che usano la figura di Gesù per fare politica di delegittimazione del popolo ebraico. Credo che i comici, come molti politici e giornalisti, facciano questo tipo di affermazioni, più che per convinzione, per ignoranza e superficialità, seguono la moda e non si sforzano di appurare la verità. Su Facebook è stato presentato un nuovo canto di Natale che dice "Gesù era arabo perché nacque in Palestina". Sappiamo che la rete trasuda ignoranza ma questo non mi consola perché quella stessa ignoranza viene bevuta giornalmente da milioni di persone. Dire che Gesù era palestinese fa parte ormai del linguaggio comune, del pensiero unico di una certa identità politica, sia di destra che di sinistra, che da anni cerca di far passare la menzogna che gli ebrei non siano mai esistiti o che si siano estinti millenni fa. Per quale motivo stanno facendo questo giochetto? Perché affermano il falso? Perché è così faticoso ammettere l'ovvio, il giusto, la verità storica? E infine perché un organismo importante come l'Unesco arriva a negare l'appartenenza storica degli ebrei a Israele? La risposta è molto semplice e spaventosa nella sua ovvietà: è in atto il tentativo di cancellare dalla storia il popolo ebraico per sostituirlo con uno nuovo e inventato, i palestinesi.

Hitler aveva provato a farlo fisicamente, questi lo fanno con le menzogne e le mistificazioni storiche. Se togli a un popolo le proprie radici questo cessa di esistere. E' la loro speranza ma noi siamo qui da millenni e nessuno è stato capace di eliminarci nonostante gli innumerevoli tentativi.   Gesù nacque a Nazareth, in Galilea, da Myriam e Joseph, Maria e Giuseppe, della stirpe di Re Davide. All'ottavo giorno, come prescrive la legge ebraica, Gesù fu circonciso entrando così a far parte del popolo ebraico,  quando compì un mese fu portato dai genitori a Gerusalemme per "il riscatto del primogenito". http://www.morasha.it/zehut/rc01_pidion.html

A 13 anni fu presentato al Tempio di Gerusalemme per il suo Bar Mitzvà, l'entrata di ogni ragazzo ebreo nell'età adulta e la sua partecipazione attiva alle cerimonie religiose. Dopo la celebrazione con i sacerdoti del Tempio la famiglia tornò a Nazareth dove Gesù visse e, presumibilmente, lavorò con il padre fino all'età adulta. Vediamo ora l'episodio del "battesimo" per mano di Giovanni, suo cugino. Giovanni non dava il battesimo, il suo era un bagno di purificazione, come previsto dalla legge ebraica fin da tempi antichissimi. Negli ultimi decenni Gesù è stato degiudeizzato per farlo diventare altro e per questo motivo, per restituirlo alle sue legittime radici, il Vaticano, nel 1985, pubblicò il "Sussidio per una corretta interpretazione dell'ebraismo" in cui si afferma in modo ufficiale: "Gesù è ebreo e lo è per sempre". Nessun dubbio quindi nonostante i tentativi fatti anche da alcuni religiosi politicizzati, antisemiti e simpatizzanti dei palestinesi, quelli che stanno tentando di sostituirsi al popolo ebraico rubandogli anche la storia. https://www.facebook.com/IC.Israele/videos/487730802061805/

All'epoca di Gesù non esistevano arabi in Giudea, questi arrivarono solo nel VII secolo dell'era volgare,  Il regno di Israele fu chiamato Palestina dai Romani nel II secolo e.v. per sfregio al popolo che tanto li aveva combattuti e Gerusalemme fu denominata Aelia Capitolina.  La religione islamica nacque per opera di Maometto 600 anni dopo la morte di Gesù. Neanche il peggior mistificatore potrebbe quindi affermare che Gesù fosse palestinese eppure succede, succede ogni giorno, mai stanchi di dire stupidaggini, mai stanchi dell'infame tentativo di cambiare la storia e di sradicare Gesù dalle proprie radici ebraiche.  

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Piero Terracina

Desidero concludere con un pensiero a Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, morto a 91 anni. Sapeva ancora sorridere nonostante l'orrore passato nell'inferno da dove era uscito vivo anche se completamente solo.  Mi piace pensare che forse, da qualche parte, potrà ricongiungersi ai genitori e ai fratelli passati per il camino di Auschwitz. Addio Piero.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

takinut3@gmail.com

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