Ho seguito a suo tempo il caso Vanunu e ricordo con precisione i particolari del fatto. Il tecnico israeliano venne attirato a Roma in un tranello dagli agenti del Mossad, drogato e nascosto in un baule per poi essere imbarcato, all'insaputa delle autorità italiane, in un volo per Tel Aviv. Sappiamo poi del processo per spionaggio e alto tradimento e la sua lunga detenzione in un carcere israeliano. Tuttora, come ha correttamente riportato la Signora Fait, è soggetto ad una sorta di libertà controllata che gli impedisce, fra le altre cose, di uscire dal territorio israeliano. Superfluo ricordare che un caso analogo, capitato in uno dei Paesi circostanti, sarebbe finito in tutt'altro modo, ossia con la condanna a morte. Resta il fatto che Vanunu ha rivelato al mondo che Israele ha operato in segreto per dotarsi di un arsenale atomico, circostanza per lungo tempo negata dallo stato ebraico e sulla quale tuttora permane una forte ambiguità. Non mi risulta, comunque, che alcun Paese abbia mai mosso sostanziali obiezioni a questa situazioni nè che l'Aiea si sia mai mossa per il controllo dei siti israeliani. Un atteggiamento non proprio conforme ai principi di equità, viste le successive vicende sul fronte iraniano. Un cordiale saluto.
Alessandro Bortolami
Gentile Alessandro,
La storia del baule non l'ho mai letta da nessuna parte ma se la conosce lei, nel dubbio, non voglio negarlo. Io so che Vanunu è stato seguito per settimane, e' caduto un pò ingenuamente e forse stupidamente, tra le braccia di una bella agente del Mossad alla quale ha spifferato tutto. Arrestato, lo si è visto trasportato, a Roma, in un furgone dal quale salutava con le dita a V, visibilissimo, questo mi fa supporre che la storia del baule sia una leggenda netropolitana. Condannato a 18 anni è stato scarcerato, purtroppo, dopo 14. A mio parere avrebbe dovuto avere l'ergastolo ma è una mia opinione. Israele ha tutto il diritto di ambiguità rispetto al nucleare dal momento che è circondato da più di un miliardo di persone che ne vorrebbero l'eliminazione. È proprio il dubbio "ce l'ha o non ce l'ha la bomba?" Che ha trattenuto finora i belligeranti paesi arabi da un attacco finale. Fare un paragone con l'Iran è assurdo. Il paese degli ayatollah minaccia quotidianamente di voler distruggere Israele, ha centinaia di migliaia di missili puntati su di noi, hanno persino un orologio che scandisce le ore che ancora ci separano dalla distruzione totale. Israele, se ha il nucleare, lo tiene per sua difesa e non ha mai minacciato nessuno al mondo. Nemmeno i suoi più feroci nemici. Questa è la differenza! Tra l'altro le faccio notare che in questi giorni in Iran stanno facendo stragi di cittadini inermi di parla di più di 700 vittime ammazzate per le strade. Invece di difendere l'Iran auguriamoci che cada quel regime infame per il bene del grande popolo iranian.
Un cordiale shalom