Gent.ma Sig.ra Fait, Una mia vecchia amica (cara, ma a quanto mi pare di capire con la memoria che ogni tanto la tradisce) mi prega di chiederle cortesemente se ricorda per caso - forse negli anni '50 o '60, non ricorda bene) - il caso di un certo Mordekai a Roma, che fu trovato in un baule a Fiumicino (o a Ciampino?). Non ricorda come andò a finire, né se il Mordekai era una spia di Israele o contro Israele. Ricorda il nome perché lo associava allo zio della biblica Regina Ester. A me pare di averne sentito parlare, ma nemmeno io ne so di più né di meglio. La ringrazio infinitamente della Sua cortesia e le porgo intanto i miei migliori auguri di un buon Hannukah Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Credo che la sua amica si riferisse a Mordechai Vanunu, spia contro Israele che fu arrestato a fine anni 80 per aver rivelato agli inglesi alcuni segreti sul nucleare israeliano. Non fu trovato in un baule ma un'agente donna del Mossad, fingendosi innamorata di lui, si fece raccontare quello che aveva fatto e mentre lui parlava lei registrava tutto attraverso un minuscolo microfono nascosto fra i lunghi capelli. Fu immediatamente arrestato e portato in Israele. Processato fu condannato a 18 anni di reclusione per spionaggio e tradimento. Appena liberato abbandonò l'ebraismo e diventò anglicano. Non può lasciare Israele, non può accedere a internet e viene ripetutamente arrestato perché non rispetta le regole impostegli dal tribunale. Naturalmente varie organizzazioni di sinistra lo ritengono un eroe, è stato persino proposto per il Nobel per la pace e ha ricevuto varie onorificenze da Amnesty International e altri gruppi pacifisti e antisemiti. Vanunu ha dichiarato "Non abbiamo bisogno di uno stato ebraico. C'è bisogno invece che vi sia uno stato palestinese." Naturalmente dichiarazioni simili gli guadagnano la simpatia e la solidarietà dell'universo antisemita.
Un cordiale shalom
