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ANGELO PEZZANA "Quest'anno a Gerusalemme" Corbaccio Editore - € 16,53 Nel febbraio del 1948, qualche mese prima della nascita dello Stato d'Israele, Attilio Milano, studioso dell'ebraismo italiano, pubblicò un breve libro intitolato Storia deglil ebrei italiani nel Levante. Vi raccontò la vita delle comunità che avevano abbandonato la penisola, nel corso dei secoli, per traferirsi sulle coste meridionali e orientali del Mediterraneo, ma avevano conservato un forte legame con il loro paese d'origine. La patria storica e culturale di quegli ebrei era l'Italia, di cui avevano conservato la lingua, i costumi, le abitudini gastronomiche, alcuni tratti di stile e di comportamento. M;ilano parlava di un fenomeno storicamente concluso e terminava il suo libro auguruandosi un "seguito" in cui qualcuno avrebbe parlato del contributo degli ebrei italiani alla costruzione dello Stato d'Israele. Il libro di Angelo Pezzana raccoglie quell'invito ed è la continuazione ideale dell'opera di Attilio Milano. Pezzana ha preferito cfhe questa storia venisse raccontata dai suoi protagonisti. Li ha trovati nei kibbutz, nelle università, nei laboratori scientifici, nelle industrie, nella diplomazia, nella pubblica amministrazione. Molti di essi sono "veterani" e ricordano con emozione le loro esperienze di pionieri in un paese che andava gradualmente emergendo dal lungo torpore della Palestina ottomana e inglese. Sono spesso partiti in condizioni drammatiche e rievocano le condizioni della società italiana alla fine degli anni Trenta. I più giovani hanno fatto la loro scelta nel secondo dopoguerra, in altre circostanze politiche, obbedendo a motivazioni sioniste o religiose. Le vite degli uni e degli altri si collocano lungo il crinale che divide l'esperienza italiana dall'esperienza israeliana. Non vi è pagina di questo libro in cui i due paesi che hanno formato la loro vita - Italia e Israele - non siano continuamente presenti. Alla fine del libro il lettore troverà un lungo saggio storico. E' scritto da uno studioso, Vittorio Dan Segre, che ha vissuto vicende simili a quelle degli uomini e delle donne raccontati da Pezzana. In Palestina e nello Stato d'Israele è stato pioniere, soldato, diplomatico, professore universitario e giornalista. Nessuno meglio di lui poteva collocare in una più lunga prospettiva la vicenda dei 4000 ebrei italiani che emigrarono in Palestina fra gli anni Trenta e gli anni Novanta. Sono cittadini israeliani, parlano ebraico, hanno combattuto o sofferto per la loro patria. Non pochi, tuttavia. potrebbero ancora ripetere ciò che uno di essi dice in questo libro ad Angelo Pezzana: "In fondo il mio modo di pensare non è né mitteleuropeo né orientale e nemmeno americano. E' italiano". |
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