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Informazione Corretta Rassegna Stampa
25.11.2019 IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti: Ambasciatori di verità
Dal 18 al 23 novembre 2019

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 novembre 2019
Pagina: 1
Autore: Claudia De Benedetti
Titolo: «IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti: Ambasciatori di verità»
IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 18 al 23 novembre 2019

Ambasciatori di verità



Nel corso della settimana appena conclusa si sono svolti a Livorno, Torino e Milano cinque seminari di hasbarà dall’eloquente titolo: “Ambasciatori della verità - Seminari sull’informazione ebraica nell’epoca della post-verità e delle fake news” organizzati dal Maccabi World Union, in collaborazione con il Ministero degli Affari Strategici dello Stato d’Israele. La parola hasbarà è nota ai lettori di Informazione Corretta ma merita soffermarsi sul suo significato: la traduzione letterale in italiano è "spiegazione", non propaganda. L'uso di questo termine ebraico è diffuso in Israele e nella Diaspora da molti anni, con un significato di difficile traduzione nella nostra lingua mentre in inglese è utilizzata l’espressione “public diplomacy”. Chi fa hasbarà si rivolge a un pubblico eterogeneo, non necessariamente informato sugli avvenimenti politici medio orientali, per approfondire, con semplicità, chiarezza e obiettività la storia, la politica e la realtà quotidiana d’Israele non solo attuale, ma dalla sua nascita. Il Maccabi World Union è stato fondato 150 anni fa durante il secondo congresso mondiale sionista di Basilea, poco dopo a Costantinopoli è nato il primo circolo sportivo, in risposta ai club locali che non permettevano agli ebrei di iscriversi. MWU è una delle più importanti organizzazioni ebraiche mondiali che svolge attività sportive, rivolte soprattutto ai giovani, è presente in cinque continenti e ottanta paesi con 450.000 membri. Il Dipartimento Formazione di MWU è stato istituito nel 2003, ha come missione rafforzare il dialogo educativo tra Israele e i paesi in cui sono presenti comunità ebraiche, attraverso seminari, incontri, gare sportive, grandi festival di danza e teatro. I progetti di hasbarà del Maccabi World Union hanno acquistato, nel tempo, un’importanza sempre maggiore nella lotta contro la delegittimazione dell’esistenza dello Stato d’Israele in tutto il mondo. Lo scorso anno MWU ha organizzato seminari negli Stati Uniti, Polonia, Guatemala, Israele, Cile, Finlandia, Sud Africa, Svezia, Danimarca e in Italia a Roma. A ogni evento sono invitate personalità del mondo accademico e autorità pubbliche israeliane.


Gli appuntamenti italiani sono stati coordinati da Carlos Tapiero, vice direttore generale e responsabile del dipartimento di formazione MWU; la delegazione israeliana era composta da Itai Fisher, senior analyst del Ministero degli Affari Strategici israeliano, specializzato nella lotta al BDS, e dal Professor Eytan Gilboa, docente e Direttore del Center for International Communication dell’Università di Bar - Ilan. Di particolare interesse è stato il seminario condotto a Torino da Alex Zarfati Presidente di Progetto Dreyfus: “noi ebrei, ha detto, non vogliamo più che la nostra religione - l’ebraismo - sia confusa con una nazionalità - quella israeliana - e sentirci apostrofare di “tornare a casa nostra”, quando sull’italico suolo mi sono guadagnato più diritto di stare di quelli che sputano sul tricolore o hanno voltato le spalle ai valori fondanti della Repubblica. Non abbiamo grosse pretese, ma siamo stanchi di essere guardati con sospetto quando si parla di noi malgrado noi, con il risultato che quando indosso la kippà mentre vado a comprare il latte io venga guardato come fossi l’avanguardia dei Savi di Sion che vogliono conquistare Roma.” Barbara Pontecorvo ha illustrato l’importante ruolo che svolge l’Osservatorio sulle Discriminazioni Solomon, l’organizzazione da lei presieduta, composta da volontari, apolitica e senza fini di lucro, per la tutela di ogni forma di discriminazione, ispirata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e delle Nazioni Unite, alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. L’Osservatorio Solomon è nato nel 2015 su richiesta di una parte della Comunità internazionale, in particolare dagli americani, che sentiva il bisogno che ci fosse un’associazione italiana in difesa delle ragioni di Israele, in particolare contro il fenomeno BDS.

A Livorno il seminario, alla presenza di un folto e qualificato pubblico, tra cui i presidenti dell’Associazione Italia Israele di Livorno Celeste Vichi e di Firenze Valentino Baldacci, è stato moderato da Gadi Polacco, Si è parlato del fondamentale lavoro che deve essere svolto sui social media e dell’impegno per l’adozione, da parte degli Stati membri dell’Unione Europea, della definizione di antisemitismo proposta dall’IHRA - International Holocaust Remembrance Alliance - A Milano, nella Sala Jarach della Sinagoga Maggiore di Via Guastalla Alessandro Litta Modignani, Presidente dell’Associazione Milanese pro Israele, ha ricordato come il primo obiettivo dell’associazione da lui presieduta è da sempre la difesa di Israele, unica società democratica, aperta, tollerante e liberale di tutto il Medio Oriente.

La delegazione del MWU ha anche incontrato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna e l’Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte Fabrizio Ricca. “I giovani devono diventare i veri protagonisti nella lotta contro odio e antisemitismo, ha detto Ricca, l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, insieme al Maccabi World Union e all’Associazione Italia Israele di Torino, intende istituire il Premio Ambasciatori della Verità. Chiederemo alla Senatrice Liliana Segre di venire in Piemonte per consegnarlo ai ragazzi. Possiamo e dobbiamo aiutare gli educatori in questo processo e fornire strumenti nuovi. Vogliamo che i ragazzi vincitori del Premio siano davvero Ambasciatori della Verità presso i loro coetanei, organizzando presentazioni dei loro progetti nelle altre scuole del Piemonte, in modo che siano i giovani stessi a parlare ai giovani e fare in modo che certe ideologie velenose non trovino spazio in futuro.”

A conclusione di questo mio commento desidero porgere gli auguri più belli e affettuosi a Rachele Menasci, al papà David, alla mamma Deborah Romano e a tutta la famiglia. Rachele ha festeggiato a Bologna la sua maggiorità religiosa alla presenza di tantissimi giovani amici provenienti da tutta Italia. Una testimonianza della vitalità delle piccole comunità ebraiche italiane e di quanto le famiglie che orgogliosamente vi appartengono trasmettono con passione alle nuove generazioni una forte identità ebraica e un autentico attaccamento allo Stato d’Israele. Mazal Tov Rachele!


Claudia De Benedetti
Presidente Sochnut Italia – Agenzia Ebraica per Israele

takinut3@gmail.com

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