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Informazione Corretta Rassegna Stampa
21.11.2019 Onu e Ue contro Israele
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 21 novembre 2019
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Onu e Ue contro Israele»
Onu e Ue contro Israele
Commento di Deborah Fait

Venerdì scorso l'ONU ha approvato otto risoluzioni pro palestinesi e altre 15 arriveranno entro dicembre per rallegrarci Hannukà, Natale e Capodanno! Non sanno più cosa fare per delegittimare Israele e la cosa più facile per loro è dire al mondo che ancora crede in quel baraccone sgangherato e antisemita che è l'ONU che lo stato ebraico esiste abusivamente e che niente di quello che vi si trova e che ne fa parte da più di 3000 anni gli appartiene. Per gli arabi l'ONU è l'unico modo per vincere Israele visto che non sono mai stati capaci di farlo nelle tante guerre con cui lo hanno attaccato e cercato di distruggerlo. Così, per essere espliciti, sentirsi forti e vittoriosi approfittano non solo del baraccone in questione ma anche dell'odio antiebraico che serpeggia in occidente e che gli regge il gioco. Hanno deciso e votato che il Monte del Tempio, dove esisteva il Tempio di Salomone circa 1500 anni prima che Maometto inventasse l'islam, non ha più un nome ebraico ma solamente arabo e così eccolo ribattezzato in Haram al Sharif. Non vogliono nemmeno usare i due nomi, quello ebraico e quello arabo, non è previsto il bilinguismo, tutto deve essere solo arabo, gli ebrei si attacchino al tram, se ne tornino in Polonia.


Una scuola dell'Unrwa a Gaza, trasformata in deposito di missili da Hamas

154 nazioni hanno votato a favore e solo 10 contro, Israele, USA, Canada, Guatemala, Micronesia, Isole Marshall, Palau, Isole Solomon, Kiribati, Nauru. Tra i paesi che hanno votato contro Israele troviamo l'Italia, o quello che ne resta, che ha, come sempre, seguito l'onda criminale votando a favore della risoluzione, ovvero contro Israele, non hanno nemmeno avuto il coraggio dell'astensione. Perché l'Italia si allinea sempre all'odio europeo verso Israele? I motivi sono tanti, il filoarabismo che la ammorba dai tempi di Andreotti e Craxi, filoarabismo che oggi si esprime soprattutto attraverso i grillini. I 5 Stelle sono nemici di Israele e dell'America, Grillo è un ammiratore degli Ayatollah, Manlio Di Stefano non riconosce Israele e lo chiama -Palestina-. Di Battista è favorevole all'immigrazione clandestina. Con un Di Maio ministro degli esteri non potevano aspettarci niente di meglio se non quello che è accaduto. L'Italia, che spesso all'ONU cercava di salvare capra e cavoli astenendosi dal voto, ha gettato la maschera, è nemica di Israele in modo esplicito grazie ai 5 Stelle che sono il partito più antisraeliano nel panorama politico. C'è di che vergognarsene, inoltre sono tanto stupidi da non rendersi conto di aver votato anche contro se stessi dal momento che i siti sacri all'ebraismo lo sono altrettanto anche per il cristianesimo. Una delle prime risoluzioni disconosce qualsiasi sovranità israeliana su Gerusalemme. La terza ordina a Israele di ritirarsi dal Golan senza condizioni e questa, tra lo schifo generale, è la più vigliacca. E così via, compreso l'aver esteso il mandato dell'UNRWA per altri tre anni con tutto quel che segue, scuole dell'odio, scuole di terrorismo, ruberie e propaganda antisemita/antisionista attraverso i loro sodali del BDS. Naturalmente nessun accenno al terrorismo palestinese. Avrei molti aggettivi da aggiungere alla parola ONU ma educazione vuole che li tenga per me. L'Unione Europea, altra organizzazione antisemita, ha approvato entrambe le risoluzioni, sia quella che delegittima il Monte del Tempio che quella su Gerusalemme, naturalmente quella sul Golan e tutte le altre. Non avevamo dubbi, la UE, che ha appena legiferato di marchiare i prodotti israeliani provenienti da Giudea e Samaria, Golan e Gerusalemme est è stata praticamente invitata a nozze, salvo avere una crisi isterica alle dichiarazioni di Mike Pompeo che li informava che gli insediamenti non sono illegali né lo sono mai stati, alla faccia di Barak Obama che li aveva sempre dichiarati tali. (Grazie Donald Trump! Grazie, Presidente, a lei e alla sua sincera amicizia per Israele). Tutti questi insulti ad uno stato sovrano mi indignano e ancora più mi indigna l'indifferenza perché Israele è la patria degli ebrei, dove ogni ebreo del mondo può trovare rifugio e supporto, mi riferisco all'assenza di proteste dal mondo ebraico. Chiedo, ma vi interessa qualcosa di Israele? Il Monte del Tempio non è anche il luogo più sacro per ogni ebreo del mondo? Avete capito o no che, con l'autorità conferita loro dall'odio, l'ONU ha già abolito tutti i nomi ebraici dai nostri luoghi sacri e tutto sta passando sotto silenzio? Lo sapete che, nel caso veniste in visita in Israele e voleste andare a provare l'emozione di toccare quelle pietre antiche al Kotel HaMa'aravì, trovereste la scritta in arabo che lo chiama Ha'it al Buraq, cioè muro di Buraq, dal nome dell'asina alata di Maometto? Tutti zitti? Vogliamo pensare cosa sarebbe accaduto se avessero tolto a un sito arabo il suo nome originale trasformandolo in ebraico o cristiano? Sarebbe scoppiata una rivolta mondiale, di quelle che solo loro sanno fare, con morte e distruzione. E noi invece? Zitti, bravi, buoni, educati. "Tanto per me resterà sempre il Monte del Tempio" ha scritto qualcuno sui social. E allora? Certo che potremo chiamarlo col suo nome originale, lo stesso sarà per il Kotel, per la Tomba dei Patriarchi e Matriarche e per tutti gli altri siti ma sui libri, sulle guide, sui libri di testo delle scuole i nomi saranno solo arabi. E' la giustizia che manca, si sa che Israele vincerà sempre le guerre, la cultura, vincerà la vita, sempre, ma è la giustizia che viene calpestata dal mondo intero, quel mondo che sa solo odiarci. La storia viene stuprata, negata, rubata e riscritta come vuole l'islam e i suoi vigliacchi complici occidentali, ma no, non sono loro a indignarmi perché gli si confà, tutta la loro storia è fatta di soprusi, di distruzioni, di chiese e sinagoghe trasformate in moschee, di Budda giganti ridotti in briciole, di conversioni forzate, di stupri e distruzioni, di guerre. No, mi indigna il silenzio degli altri, la rassegnazione, la stupida tolleranza, la vigliaccheria, il lasciar correre per non farli incazzare perché poi magari fanno terrorismo. Meglio evitare, dunque. Stiamo tutti in silenzio mentre rubano le nostre radici, mi raccomando! Shhhhhhhh!

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

takinut3@gmail.com

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