Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Europa: tornano le critiche unilaterali a Israele 28-11-05
Dopo aver letto il bellissimo articolo di Anna Borioni dal titolo "La sinistra e Israele" mi si e' aperto il cuore. "Ma guarda, ho pensato, che la sinistra stia incominciando a capire qualcosa? che si stiano rendendo conto del danno incommensurabile fatto alla democrazia?".

L'analisi da standing ovation della Borioni e' stata preceduta dalle dichiarazioni di Piero Fassino da cui emergeva una sorta di atto di dolore per le posizioni costantemente e vergognosamente filopalestinesi della sinistra.

Vabbe' uno legge, spera, si illude. E' umano, no?

Uno si illude che una parte politica italiana, quella di sinistra, dopo aver dipinto Israele come un mostro per anni, anni e anni, incominci a guardare con altri occhi a quello che succede da queste parti, uno si illude che dopo simili importanti dichiarazioni di pentimento, arrivino anche le condanne a raffica per i nostri aggressori, nello specifico attuale per gli hezbollah e il loro ennesimo, immotivato e inutile attacco a Israele con bombardamenti sui civili delle citta' e kibbuz del nord.

Uno spera che sentire Nasrallah dichiarare che e' un suo diritto rapire israeliani scandalizzi qualcuno della sinistra ....pentita.

"Abbiamo il diritto di rapire israeliani", cosi' ha detto il criminale. Qualcuno gli ha chiesto "perche'?" Diliberto, suo amico, gli ha chiesto perche'? Qualcuno ha avuto la nausea nel sentire queste parole? Pare di no.

Uno spera, si illude che arrivino proteste, condanne per questi criminali.

Niente! Silenzio!

Ma allora a cosa serve fare dei summit per dire che:

" ampi settori della sinistra hanno potuto semplicemente ignorare il progetto di distruzione dello Stato ebraico, continuando ad attribuire alla volontà d’Israele la mancata nascita dello Stato palestinese. Ma così facendo la sinistra ha diseducato se stessa, a favore della costruzione di uno schema ideologico interpretativo del conflitto mediorientale che sembra rinunciare all’analisi della realtà, dando vita a una posizione pregiudiziale su Israele che lo colloca sempre dalla parte del torto. Dalla leadership palestinese non si è preteso in modo chiaro e inequivocabile la fine di ogni atto di terrorismo e della propaganda antisemita, mentre si è consentito che le giuste aspirazioni del popolo palestinese a un proprio Stato e a una vita dignitosa, continuassero a essere strumentalizzate dal folle disegno di eliminazione della nazione ebraica perseguito dal nazionalismo arabo e dal razzismo islamico."



A cosa serve che una persona intelligente, giusta , capace di autocritica dichiari queste verita' se la parte politica di cui fa parte se ne strafrega e perde l'occasione, offerta quasi su un piatto d'argento, di condannare l'aggressione subita da Israele da parte dei nazisti iraniani che hanno creato in Libano uno stato nello stato come aveva fatto 40 anni prima l'altro nazista, Yasser Arafat!

A che serve che a sinistra vi siano persone coraggiose e intelligenti se poi caraggio e intelligenza vanno a cozzare contro l'ignoranza e la la stupidita' di altri e la' tutto si ferma e l'illusione muore miseramente?



Lasciamo stare l'Italia ormai senza speranza , l'Italia dove si dedicano strade a un nazista palestinese e si sputa sui caduti di Nassyria. L'italia dove un Bertinotti dice che la sinistra non e' antisemita perche' non va contro l'ebreo ma contro l'israeliano.

Lasciamola stare questa Italia strana e squilibrata che dall'entusiasmo ti fa ricadere subito nell'amarezza.



Guardiamo all'Europa invece.

Si l'Europa!

Quasi quasi andavo in crisi di astinenza.

Era tanto che non leggevo critiche e condanne a Israele, era un sacco di tempo che l'Unione Europea non denunciava colpe israeliane e io, nella mia ingenuita', pensavo "beh, adesso siamo buoni e bravi, abbiamo dato ai palestinesi la striscia di Gaza, si parla di evacuare anche alcuni insediamenti illegali in Cisgiordania, cioe' le nostre Giudea e Samaria, ormai avranno capito che tra Israele e i palestinesi e' solo Israele che cerca la pace, non ci vuole mica un'intelligenza superiore per capirlo".



"Che strano, pensavo ancora, non arriva nessuna critica, tutto tace, significa che siamo stati riabilitati, da israeliani boia siamo diventati israeliani bravi" e quasi quasi mi mancava la condanna quotidiana, mi mancava la scarica di adrenalina provocata dalla rabbia che provavo ogni volta che arrivava l'insulto europeo a Israele.

Per la prima volta in 5 anni la comunita' europea ha fatto passare ben tre mesi senza demonizzare Israele. Un record!

E invece eccoli qua, erano solo un po' distratti, ecco ecco, puntuale e' arrivata la notizia che gli inglesi hanno pronto un documento in cui si accusa Israele di non voler dare ai palestinesi Gerusalemme capitale e di volersi annettere la Citta' .

Sono tanto distratti da non ricordare che Gerusalemme e' gia' annessa a Israele, lo e' stata nel momento della liberazione dall'occupazione giordana, nel 1967, nel momento in cui il suono dello shofar e' risuonato di nuovo al Kotel, il Muro del Pianto, dopo duemila anni. Israele aveva vinto e liberato la sua Capitale.

E adesso gli inglesi si svegliano e dicono che ce la vogliamo annettere! Ma dove erano negli ultimi 40 anni? Pensavano ancora al Mandato britannico?

Mica mi serviva una dose di adrenalina cosi' potente, bastava meno, signori inglesi , caspiterina! Meno male che Gianfranco Fini e Frattini mi hanno evitato lo chock anafilattico opponendosi a questa pensata degli ex-padroni inglesi che non riescono ad abituarsi all'idea di non essere piu' padroni di niente!



Speriamo che l'altra Italia, quella giusta, quella che ama Israele e che sfila in corteo per dire che Israele c'e' e ci sara' sempre, abbia la forza di opporsi alla perfida Albione che non poteva scegliere momento peggiore per rinverdire la sua antipatia verso Israele.



Non esiste un solo caso al mondo in cui una Nazione sovrana regali la propria capitale o parte di essa a un altro stato vicino. Gerusalemme e' stata per 3000 anni capitale politica, spirituale, storica e geografica di Israele, Gerusalemme non e' mai stata una citta' araba.

I palestinesi si facciano la loro capitale da un altra parte rendendo cosi' felici, superfelici, felicissimi i 200.000 arabi di Gerusalemme est gia' terrorizzati dal pericolo di finire sotto l'ANP e , da cittadini di una democrazia, diventare carne da macello di una dittatura terrorista.

Signor Straw e compagni, in Egitto i Fratelli Musulmani si sono beccati 29 seggi, al nord di Israele i nazisti Hezbollah pensano a quale cittadino israeliano rapire, come pare sia loro diritto e dovere, in Europa c''e' il maltempo, in Africa le guerre continuano a massacrare le popolazioni, l'AIDS imperversa, l'influenza aviaria bussa timidamente alle porte, le citta' europee sono sempre minacciate di terrorismo, varie calamita' e un' infinita' di problemi internazionali dovrebbero attirare la vostra attenzione e voi non avete di meglio da fare che preparare un documento di condanna perche' Israele non vuole regalare mezza Gerusalemme ai palestinesi? Ma, visto che siete cosi' generosi con le capitali altrui, perche' non date voi mezza Londra ai pakistani?

L'impressione che uno riceve da questa desolante storia e' che Tony Blair stia frequentando pessime compagnie e abbia strani consiglieri che forse lo hanno convinto che in questo momento delicatissimo per le trattative israelopalestinesi sia opportuno dimostrare agli arabi che lui e' un figo e che sta dalla loro parte.



Mi spiace per lui ma Gerusalemme e' ebraica e israeliana e lo sara' per 3000 anni ancora, e tutta intera.



Deborah Fait

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui