Come sempre le manifestazioni per Israele si svolgono in pace e allegria, bandiere, striscioni senza odio per nessuno, solo amore per Israele.
Non ci sono teppisti, nessuno rovina niente, i negozianti non hanno paura, la gente sciama con le sue bandiere , sorridendo, cantando, chiamandosi, tenendosi per mano.
E' la seconda volta in questi ultimi cinque anni che Giuliano Ferrara chiama i romani a manifestare per Israele e i romani rispondono compatti e felici. C'e' chi ha la bandiera colla Stella di David in un cassetto, la tira fuori, se la mette sulle spalle o la lega all'asta e fuori, fuori di casa, fuori per Israele.
Chi non ha la bandiera se la va a cercare oppure esce con la bandiera italiana e di colpo Roma si tinge di biancoazzurro e risuona di canti ebraici.
Ho sentito cantare l'Inno, Hatikva', la Speranza, anche l'inno di Mameli per amore verso l'Italia che e' patria degli ebrei italiani.
Ieri sera, guardando il telegiornale, io ho pianto, quando ho visto Giuliano Ferrara gridare al microfono "VIVA ISRAELE, VIVA ISRAELE" mi sono commossa cosi' tanto da singhiozzare.
Non siamo abituati ad essere amati e quando capita e soprattutto capita in modo cosi' bello, con tanta gente che corre in strada per noi, per Israele, per dire a quel caprone fanatico iraniano che lui non distruggera' niente e nessuno, non possiamo trattenere l'emozione.
Tutti i media israeliani hanno riportato la notizia in prima pagina con le fotografie dei romani che sventolavano la nostra bandiera e io mi sono sentita orgogliosa di essere italiana dopo aver tanto sofferto in questi anni per altre manifestazioni.
Ve le ricordate? Sto parlando di quelle indegne dimostrazioni di odio in cui i manifestanti si travestivano da kamikaze, urlavano "A MORTE ISRAELE", bruciavano le bandiere, le calpestavano, portavano manifesti che auguravano la morte al sionismo e ai sionisti.
Quanta vergogna provavo in quelle occasioni.
Quanta rabbia, quante lacrime amare.
Manifestavano per quelli che facevano saltare gli autobus in cui morivano bruciati decine e decine di innocenti e gridavano come forsennati il loro odio contro di noi.
Quanta immensa rabbia.
Ieri niente di tutto questo, ieri c'era Israele per le strade, quindi la civilta' e il rispetto.
Le forze politiche hanno partecipato compatte alla manifestazione, c'erano tutti quelli del centro destra e del centro sinistra. C'erano gli amici dell'Istituto Culturale della Comunita' Islamica Italiana. C'era persino l'ambasciatore Scialoia.
Fini aveva promesso di andare ma all'ultimo ci ha ripensato , il Ministro Martino anche lui ci ha ripensato. Che delusione.
Dicono che chi sta al governo non puo' andare a manifestare davanti a un'ambasciata straniera. Mah!
Quando quell'ambasciata rappresenta un paese guidato da un fanatico penso sia lecito anche per i ministri andare a esprimere la propria protesta. Io so che il Ministro Martino e' amico di Israele, credo che anche Gianfranco Fini sia amico di Israele , pero' hanno avuto paura.
Quindi non e' questione di amicizia, quella non e' in discussione, forse e' solo un problema di palle.
Non e' andato Bertinotti che ha avuto l'ipocrisia di dire "Non vado perche' non si parla della Palestina".
Ohibo' Mister Bertinotti, che scusa miserella miserella.
Ahmedinejad non ha mica chiesto la distruzione della Palestina!
In effetti questa volta la Palestina c'entrava come i cavoli a merenda, mr. Bertinotti.
Questa volta era solo Israele in gioco e la minaccia della sua distruzione. Quindi la sua ipocrisia mi fa veramente un baffo anche perche' non mi risulta, Mr. Bertinotti che quando lei partecipa alle manifestazioni in cui si grida "A morte Israele" ponga qualche condizione.
Ha mai detto in quelle indegne occasioni "Non vengo finche' non promettete di piantarla col terrorismo".
Lo ha mai detto, Mr.Bertinotti? NO e allora anche per lei e' solo questione di palle. C'e' chi ce l'ha e c'e' chi non ce l'ha.
Non vorrei parlare di altri che non hanno partecipato alla manifestazione, degli amici degli hezbollah, di quegli italiani che non riconoscono lo stato di Israele. Lo faccio solo per manifestargli il mio disprezzo ma devo riconoscere che sono stati coerenti col loro odio.
L'amico Ahmedinejad vuole un mondo senza sionismo, loro anche. L'amico Ahmedinejad vuole distruggere Israele e loro non si opporrebbero. Quindi hanno fatto bene a non farsi vedere.
Loro vanno ad altre manifestazioni, quelle dove si urla odio e fanatismo, quelle dove si bruciano bandiere, e si rovesciano i cassonetti.
I 15.000 italiani che hanno manifestato PER ISRAELE a Roma e le altre migliaia di Torino e Milano e tutti quelli che hanno acceso una candela davanti alla finestra sono gente che oltre alle palle ha un cuore, un cuore grande, un cuore che ama questo Paese e che vuole dimostragli solidarieta' perche' non ha ancora mai finito di soffrire , di essere minacciato di distruzione e di avere paura.
A tutti loro, per tutti loro, da Israele, e a nome di tutti gli israeliani perche' so che lo pensano e molti me lo hanno detto, io grido: