Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Censura in nome dell' 'islamofobia' Commento di Pierluigi Battista
Testata: Corriere della Sera Data: 11 novembre 2019 Pagina: 29 Autore: Pierluigi Battista Titolo: «'Islamofobia' e caccia alle streghe»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/11/2019 a pag.29 con il titolo " 'Islamofobia' e caccia alle streghe" il commento di Pierluigi Battista.
Pierluigi Battista
Cos’è questa storia dell’agenzia di ricerca legata alla Turchia di Erdogan, finanziata dall’Unione Europea, che stila rapporti di centinaia di pagine per misurare il grado di «islamofobia» dei media internazionali mettendo sotto accusa il Giornale e in particolare Alessandro Gnocchi, colpevole di aver scritto un libro in difesa della nostra Oriana Fallaci? È notizia vera, è una fake news questa grottesca notizia della caccia alle streghe condotta da un’associazione (acronimo Seta) la cui credibilità democratica è ridotta a zero, con sede legale ad Ankara, nel cuore della satrapia dove i giornalisti sono incarcerati, la libertà d’espressione cancellata, la repressione contro il dissenso è feroce? Per non parlare della guerra di sterminio contri i curdi, il generoso popolo che ci ha salvato dalle ferocia dell’Isis e che oggi viene abbandonato al suo destino nell’indifferenza internazionale ed europea in particolare? Se fosse vero, sarebbe una brutta notizia per più ragioni.
Erdogan, un criminale che ha commesso crimini contro l'umanità, tra cui l'assassinio di bambini kurdi
Sarebbe incredibile che l’Unione Europea finanziasse direttamente o indirettamente un’associazione ostile alla libertà di stampa che si permette di impancarsi a una parodia di tribunale della verità e di stilare liste di proscrizione contro giornali e giornalisti che fanno semplicemente il loro dovere, ovviamente passibili di critica, come tutti, ma non destinato al banco degli imputati messo su da chi non ne ha diritto. Sarebbe grottesco se si avesse un atteggiamento così supino nei confronti dei media turchi. E darebbe una legittimità a un termine che andrebbe abolito dal nostro vocabolario, «islamofobia», che ha solo un valore intimidatorio verso chiunque osi criticare i regimi autoritari prigionieri dell’islamismo integralista e che è servito addirittura ad avviare in Francia un procedimento legale contro la stessa Oriana Fallaci. Ora, se fosse vera questa notizia, l’Unione Europea dovrebbe immediatamente troncare i rapporti con questa Seta e azzerare tutti i finanziamenti erogati non si capisce a che titolo. E sarebbe anche il caso che chi ha davvero a cuore la libertà di stampa (non la propria, ma quella di tutti, anche degli avversari) si pronunciasse con un certo vigore. Combattenti a zig zag, a singhiozzo, a giorni alterni, si sa. Ma un minimo di coerenza, e di decenza, sarebbe la benvenuta. Forse è chiedere troppo.
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