Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 07/11/2019, a pag.17, con il titolo "Accoltellate 8 persone in sito archeologico. Sospetti sull'Isis" la cronaca di Giordano Stabile.
Giordano Stabile
Amman, capitale della Giordania
Dopo la sorella, la Turchia arresta anche una delle mogli del defunto califfo Abu Bakr al-Baghdadi, e stringe ancor più il cerchio attorno alla leadership dell'Isis, che a quanto pare ha trovato rifugio nel Nord-Ovest della Siria. Ma la vera identità del nuovo capo, scelto domenica scorsa, resta ancora sconosciuta, mentre un attacco subito rivendicato ai militari francesi in Mali dimostra come il gruppo sia ancora pericoloso. Tanto più dopo un sospetto attentato in Giordania, dove quattro turisti occidentali, una guida locale e altre tre persone sono state ferite ieri a coltellate da un assalitore vestito di nero e dal volto mascherato. La matrice dell'attacco, in uno dei luoghi turistici più frequentati, le rovine romane di Al-Jerash, non è ancora chiara.
Ankara arresta moglie di Al Baghdadi Da Ankara Recep Tayyip Erdogan ha rivendicato invece un nuovo colpo all'Isis. Dopo l'arresto della sorella è arrivato quello di una delle mogli, la cui identità non è stata rivelata. Il presidente turco ha colto l'occasione per criticare gli Stati Uniti che «hanno detto di aver ucciso Al-Baghdadi in tunnel e hanno montato una campagna propagandistica su questo». La Turchia, al contrario, «ha catturato la moglie e non ha fatto tanto clamore, così come dopo aver preso la sorella e il cognato in Siria». Martedì le autorità di Ankara hanno annunciato l'arresto della sorella dell'ex califfo, la 65enne Rasmiya Awad, nella città siriana di Azza, a Nord di Aleppo. La donna e famigliari sono stati sorpresi «lungo una delle rotte dei trafficanti di uomini fra Siria e Turchia». Viene quindi confermata l'ipotesi che l'ex capo dello Stato islamico intendesse spostare l'intera famiglia e la leadership del gruppo nel Nord-Ovest della Siria. Ma l'ombra dell'Isis si è allungata più a Sud, nel sito archeologico di Al-Jerash, in Giordania. Un uomo armato di coltello ha attaccato un gruppo di turisti, ferito tre messicani e uno svizzero, una guida e altre tre persone. Un messicano e un giordano hanno subito ferite profonde, con una grave emorragia e sono stati portati d'urgenza in un ospedale di Amman con un elicottero. Gli altri sono stati curati in un ospedale vicino. Fra le vittime c'è anche una donna. Nessuno, per fortuna, è in pericolo di vita, come ha confermato il ministro della Salute, Saed Jaber. Un turista americano, Marco Junipero Serra, ha raccontato di aver visto un «uomo vestito tutto di nero, con la faccia mascherata» attaccare i turisti. L'assalitore è stato arrestato dalle forze di sicurezza che pattugliano il sito, una città romana ben conservata, meta di decine di migliaia di visitatori ogni anno.
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