Legge Mancino: buona nelle intenzioni ma inapplicabile nella realtà Commento di Michele Sasso
Testata: La Stampa Data: 06 novembre 2019 Pagina: 15 Autore: Michele Sasso Titolo: «Legge Mancino»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/11/2019, a pag.15, con il titolo "Legge Mancino" il commento di Michele Sasso.
La Legge Mancino, approvata nel 1993, è buona nelle intenzioni ma inapplicabile: perfino un avvocato di mezza tacca riesce a bloccare una denuncia fatta sulla base di questa legge e così i reati dei nostalgici e degli eredi del nazifascismo rimangono impuniti. Così come tutte le manifestazioni islamiste di odio contro ebrei e Israele, ipocritamente esclusi.
Ecco il commento:
La legge che porta il nome dell'ex ministro dell'Interno, il dc Nicola Mancino, dal 1993 sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. E' il principale strumento legislativo che l'ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d'odio. La Lega ha più volte proposto di modificarla, nel 2014 anche referendum per abrogarla. La Procura della Repubblica di Verona ha aperto due fascicoli d'indagine, per l'ipotesi di reato di violazione della legge Mancino sull'istigazione alla discriminazione razziale, in merito alle dichiarazioni radiofoniche del leader ultrà Luca Castellini alla radio dopo Verona-Brescia, e per gli ululati contro Mario Balotelli partiti dal settore poltrone Est dello stadio Bentegodi.
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