Lotta all'antisemitismo, pro e contro del documento di Liliana Segre Video di Fiamma Nirenstein in esclusiva per IC
Testata: Informazione Corretta Data: 05 novembre 2019 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «Lotta all'antisemitismo, pro e contro del documento di Liliana Segre»
Lotta all'antisemitismo, pro e contro del documento di Liliana Segre Video di Fiamma Nirenstein in esclusiva per IC
A destra: lo stesso odio, una scusa diversa
Ecco il video, cliccare sull'immagine per aprirlo:
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 05/11/2019, a pag.30, la lettera di Fiamma Nirenstein, con il titolo "Bene la lotta all'antisemitismo".
Fiamma Nirenstein
Non penso che il documento della senatrice Liliana Segre non serva: il titolo (prerogativa della redazione) del mio pezzo apparso in versione accorciata (capita sovente che all'improvviso la redazione debba tagliare) è fantasioso. Come ho scritto e dichiarato, io l'avrei votato, perché combatte la terribile rinascita dell'antisemitismo coinvolgendo le istituzioni. La senatrice inoltre ha una storia personale che suscita amore e rispetto. Il mio pezzo portava tuttavia anche la mia analisi dell'antisemitismo. Certamente questo è lecito, è perfino interessante che si discutano posizioni diverse. L'antisemitismo è un'idra genocida dalle molte teste, ma il suo scopo è sempre lo stesso: la distruzione del popolo ebraico. Il cuore di questo popolo oggi è senza ombra di dubbio Israele, cui gli ebrei con immensa fatica sono tornati dopo mille persecuzioni, avendo fondato qui la religione monoteista, a Gerusalemme. Da molti anni i miei lavori sull'antisemitismo, da prima che il bubbone diventasse di nuovo purulento, cercano di definire il centro della questione: esso consiste, da destra e da sinistra, nell' attacco contro lo Stato del popolo ebraico. Criminalizzandolo, coprendolo di menzogne ridicole (che pratichi l'apartheid o che persegua il genocidio dei palestinesi) si giustifica il terrorismo, l'odio, e persino la posizione dell'Iran che lo minaccia di distruzione. La mia analisi dell'antisemitismo, in testi recenti per Jerusalem Center for Public Affairs e nel mio lavoro per il Giornale, accetta le tre D di Sharansky: demonizzazione, doppio standard, delegittimazione di Israele. L'aggettivo sionista è diventato un'offesa per tutti gli ebrei invece del complimento che dovrebbe essere perchè lo Stato degli Ebrei è un'impresa giusta ed eroica. La famigerata mozione dell'ONU "sionismo uguale razzismo" è del 1975, ma ci siamo tornati. IL mio articolo di tre giorni fa se ne occupava in base a fatti di cronaca odierni. E che fare oggi? Il parlamento italiano dovrebbe per prima cosa riconoscere l'IHCRA, la definizione di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance già adottata da più di 30 Stati. Questo garantirebbe una forte battaglia.
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