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Deborah Fait
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Lacrime e dolore 18-08-18
Tante lacrime e tanto dolore.

Ormai i due giorni piu' lunghi e sofferti di Israele stanno passando e la maggior parte della Striscia di Gaza e' judenrein come la vogliono i palestinesi.

Israele che ha vinto tutte le guerre di aggressione mosse dagli arabi negli ultimi 60 anni sta dando al mondo una enorme prova di grandezza politica e morale.

Israele che ha subito negli ultimi cinque anni la piu' feroce guerra di terrorismo mai sferrata al mondo, vincendola e incarcerando il criminale Arafat nel suo quartier generale fino alla sua morte mai abbastanza benedetta, sta dimostrando la sua capacita' di trasformare guerra, terrorismo e paura in strategia politica di grande intelligenza.

In ognuno di noi, in questi giorni, si dibattono due anime, un'anima di testa che ci dice che nel futuro Israele avra' del bene da questo sacrificio e un'anima di pancia che chiede disperatamente "perche' sempre noi dobbiamo pagare il prezzo della ferocia altrui?".

"Perche'? Cosa abbiamo fatto?" gridavano tra le lacrime gli ebrei evacuati.+



L'evacuazione dal 70% dei villaggi del Gush Katif si e' svolta e, nel limite della possibilita' umana rispetto a un trauma cosi' enorme, si e' svolta senza violenza grazie ai soldati e alle soldatesse di Zahal e ai poliziotti e poliziotte che hanno saputo unire il loro cuore e la loro sensibilita' a un perfetto addestramento.

Abbiamo visto esercito e polizia comportarsi quasi come infermieri, con una delicatezza e un'umanita' che facevano commuovere. Li abbiamo visti portare fuori di peso le persone che si rifiutavano di uscire spontaneamente , parlandogli, dandogli da bere, accarezzandoli. Una soldatessa ha aiutato una donna a pelare le carote, chiacchierando del piu' e del meno, poi l'ha abbracciata forte e sono uscite insieme "Volevo trattarla come avrei desiderato fosse trattata mia madre", ha spiegato alla fine piangendo.

Abbiamo visto soldati abbracciare le persone e piangere con loro, abbiamo visto una giovane in divisa di Zahal, dopo aver concluso il trasferimento dei bambini dell'asilo, sedersi per terra e gridare la sua disperazione verso il cielo tenedosi la testa tra le mani.

Abbiamo visto i soldati e le soldatesse restare impassibili, guardando a terra, quasi distrutti dagli insulti pesanti di alcune persone impazzite dalla disperazione.

Abbiamo visto purtroppo anche due genitori indegni di questo nome, per fortuna solo due tra tutti quelli del Gush Katif, mandare i loro figli verso gli autobus colle mani alzate e le stelle ebraiche attaccate al petto, come gli ebrei che andavano verso i campi della morte nazisti.

Che la vergogna ricada su questi due genitori e spero che, una volta concluso l'esodo, qualcuno si occupi psicologicamente di loro e impedisca che continuino danneggiare i loro figli.



Tutta l'operazione dell'evacuazione e' stata resa piu' difficile da quelli che Fiamma Nirenstein chiama "i guastatori in kippa'", cioe' quei giovani, spesso giovanissimi, venuti dal resto di Israele, che impedivano ai nostri fratelli di andare verso gli autobus per essere trasferiti a Nizan dove centinaia di villette prefabbricate li aspettavano.

La polizia ne ha arrestati a centinaia ma sono come le zanzare, fastidiosi e pungenti.

Siamo tutti orgogliosi dei nostri soldati e soldatesse, della nostra polizia, siamo tutti orgogliosi dei nostri fratelli ebrei che hanno capito il messaggio politico per il bene loro e di tutto il paese, che hanno capito che non potevano continuare a vivere circondati da un milione e mezzo di cani rabbiosi pronti ad ucciderli tutti.

Hanno capito , credo che moltissimi abbiano capito che non c'era altra soluzione ma il dolore, la rabbia e la disperazione per il momento prevalgono.

Il Gush Katif restera' per molto tempo bagnato delle loro lacrime e il loro dolore aleggera' tra i resti delle loro case e delle loro serre e i palestinesi, D*o sa quanto immeritatamente, si prenderanno quel territorio per trasformarlo forse in uno stato palestinese, primo stato terrorista e etnicamente pulito del mondo.

Succedera' tra la gioia del mondo intero, un mondo insano e mai mondato dal suo odio antigiudaico.

Che il mondo continui a non capire lo si evince dagli articoli che alcuni manigoldi hanno scritto in questi giorni sui media internazionali. Abbiamo letto sui giornali italiani titoli vergognosi, abbiamo sentito un'assoluta mancanza di pieta', comprensione e ammirazione per il trauma immenso che tutti stiamo vivendo con sofferto coraggio.

Il mondo non capira' niente nemmeno quando Gaza diventera' una dependance di Al Queda.

Israele pero' avra' vinto.

Israele ha aperto al mondo la sua anima ebraica, forte, grande e generosa.

Israele sta dando al mondo una lezione di grande democrazia, di civilta' e di maturita' politica e civile.

Il Gush Katif ha provocato un buco nei nostri cuori, il suo ricordo restera' nella nostra storia e le lacrime si asciugheranno un po' alla volta grazie all'orgoglio di essere ebrei, i Fratelli Maggiori del mondo intero.





Deborah Fait

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