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Italia Oggi Rassegna Stampa
29.10.2019 Germania: ecco i risultati delle elezioni in Turingia, la Merkel perde 12 punti
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 29 ottobre 2019
Pagina: 14
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Vero manrovescio alla Merkel»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 29/09/2019, a pag.14, con il titolo "Vero manrovescio alla Merkel" il commento di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina

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Tutti preoccupati del voto in Umbria, si dimentica la Turingia. Almeno nei giornali online non trovo la notizia. Che c'importa del piccolo Land nella ex Ddr? Eppure, il risultato è storico, e disastroso per i grandi partiti, dai cristianodemocratici di Frau Merkel, ai socialdemocratici che non riescono ad arrestare la caduta. Il contraccolpo a Berlino è duro, ma nessuno osa pensare a far cadere la Grande Coalizione. Con tutto il rispetto per l' Umbria, la regione ha 880 mila abitanti e 8.400 chilometri quadrati, eppure i grillini decretano che l'alleanza con il Pd è finita, la Lega chiede di tomare al governo, e magari elezioni anticipate. In confronto, la Turingia è vasta il doppio (oltre 16 mila kmq) e ha quasi il triplo di abitanti (2,1 milioni). A trent'anni dalla caduta del Muro, la Linke, il partito erede del Pc nella scomparsa Germania Est, per la prima volta conquista il primo posto in una regione. II premier Bodo Ramelow, 63 anni, ottiene un risultato storico, cinque anni fa la Linke aveva il 28%, e la Cdu, sempre al potere fino ad allora dalla riunificazione il 34%, ma si formò una coalizione a tre con l'Spd e i verdi, uguale a quella che governa a Berlino, città Stato. La Linke balza al 31%, ma il trionfo dell'Afd renderà impossibile formare una nuova maggioranza. Si sperava nell'effetto dell'attentato di due settimane fa alla Sinagoga di Halle (due morti, ma poteva A trent'anni dalla caduta del Muro, la Linke, il partito erede del Pc nella scomparsa Germania Est, per la prima volta, con il 31% dei voti, conquista il 1° posto in una regione. Il premier Bodo Ramelow, 63 anni, ottiene un risultato storico. Ma il trionfo dell'Afd renderà impossibile formare una nuova maggioranza avvenire una strage) per fermare i populisti dell'estrema destra, dopo i successi il 1°settembre in Sassonia e in Brandeburgo. L'Afd non ha conquistato il primo posto, come davano per probabile alcuni sondaggi alla vigilia, ma raddoppia i voti rispetto al 2014, dal 10,7 al 23,4% e sempre per la prima volta supera la Cdu, che perde oltre 12 punti e piomba al 21,8%. «Un giorno amaro per noi e per la democrazia», commentano i cristiano democratici a Berlino. L'Spd perde un terzo dei voti e scende all'8,2%, perdono anche i verdi, che si fermano al 5%, appena al di sopra dello sbarramento, e tornano in parlamento anche i liberali dell'Fdp, per appena cinque voti sopra il 5%.

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Bjorn Hocke

Nessuno vuole allearsi con l'Afd, quindi sulla carta rimane possibile un'alleanza a 4, Linke, Spd, verdi e liberali, che non potrebbe funzionare. O una coalizione tra Linke e Cdu, ma allearsi con gli ex comunisti è ancora un tabu. Mike Mähring, il leader locale dell'Spd, dichiara di essere pronto ad allearsi con Ramelow, ma otterrà l'assenso da Berlino? Difficile dalla capitale riconoscere che la realtà a Est è diversa, e accettare che gli ossis, come si chiamano i tedeschi orientali conservano una loro identità. Grazie alla legge regionale, Ramelow, che aveva governato con un seggio di maggioranza, non è costretto a dimettersi, può rimanere al potere per l'ordinaria amministrazione, in teoria per anni. La Turingia, la regione di Weimar, di Goethe e di Schiller, economicamente sta bene, quasi al livello dell'Ovest, eppure premia i populisti. L'affluenza è salita dal 52% a quasi i165%, ma 77 mila nuovi elettori, circa un terzo, ha votato per l'Afd, che ha preso 17 mila voti dalla Linke e 8 mila dall'Spd. Tutti neonazi a loro insaputa? Molti leader lo sono, ma non tutti gli elettori. Il risultato è che in Turingia le estreme a destra e a sinistra insieme vanno ben oltre il 50%. E i grandi partiti popolari vengono ridimensionati. Il voto in Umbria non dovrebbe avere effetti diretti a livello nazionale, anche se li avrà, ma il risultato in Turingia cambia i rapporti di forza al Landesrat, la seconda camera dopo il Bundestag, dove sono presenti i rappresentanti regionali, in proporzione ai risultati locali. Già oggi, su 91 seggi, la Große Koalition arriva a 46 deputati, appena un seggio in più del necessario. Ma da domani sarà in minoranza. E il Bundesrat ha il diritto di veto su tutte leggi approvate dal Bundesrat che abbiano una rilevanza locale, cioè quasi tutte. In Germania si vota tra due anni e la Cdu si presenterà senza Frau Merkel (che vale almeno 4 o 5 punti). Che cosa avverrà? Si perderanno i cinque Länder orientali? La Germania potrebbe avere un cancelliere verde, ma il paese sarà spaccato. Dalla Turingia arriva l'ultimo allarme per Berlino, e anche per l'Europa. Weimar è più vicina a Roma di Perugia.

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