Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
L'abbandono dei kurdi: le responsabilità delle democrazie occidentali Commento di Pierluigi Battista
Testata: Corriere della Sera Data: 28 ottobre 2019 Pagina: 31 Autore: Pierluigi Battista Titolo: «L’orgoglio perduto dell’Occidente»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/10/2019 a pag.31 con il titolo "L’orgoglio perduto dell’Occidente" il commento di Pierluigi Battista.
Pierluigi Battista
Un gruppo di peshmerga kurdi
Che vergogna, che desolazione, che pena infinita le immagini dei soldati americani in ritirata con i curdi delusi, traditi, umiliati che dal bordo della strada lanciavano in lacrime frutta e ortaggi. E che vergogna dovremmo provare anche noi, europei senz’anima e senza orgoglio che cianciamo di valori universali a assistiamo impotenti e indifferenti al massacro di un popolo sacrificato sull’altare del realismo politico e dell’interesse economico. Erdogan tiene a bada i profughi che rischiano di invadere l’Europa: davvero noi europei senz’anima e senza dignità dovremmo, nel nome dei diritti umani calpestati, far arrabbiare Erdogan? I diritti umani sono stati sradicati dall’agenda internazionale. L’Onu è sempre più un ente inutile che sprofonda nel ridicolo mettendo ai vertici delle commissioni umanitarie regimi tirannici e addirittura sanguinari. Gli Stati Uniti consegnano un’intera area geopolitica alla Russia (altro che le chiacchiere complottiste sul Russiagate) e Assad in Siria, dopo aver sterminato centinaia di migliaia di civili, compresi i bambini, si permette di fare da protettore dei curdi sul punto di essere sterminati. Che vergogna, che desolazione. Avessimo un soprassalto d’orgoglio, avessimo solo un briciolo di volontà per adeguare i proclami altisonanti alla realtà, per lo meno smetteremmo di raccontarci la bugia pietosa di un’Europa accogliente, cementata da valori comuni. Non staremmo a piagnucolare su Trump che manda via le truppe statunitensi (anche se le sue truppe speciali hanno colpito, finalmente, al-Baghdadi), e cercheremmo di avere un ruolo anche militare in quella zona. La solidarietà iniziale per i curdi è scemata nell’opinione pubblica con una velocità impressionante. Ci piacerebbe sapere quanti contratti nel commercio d’armi con la Turchia sono stati stracciati, come era stato promesso: probabilmente nessuno. Oramai le democrazie occidentali sono diventate inaffidabili e gli ortaggi lanciati con commovente dignità dai curdi abbandonati dai soldati americani ci dicono che la nostra parola è diventata carta straccia, che ogni impegno è solo l’anticamera del disimpegno. Non ci si deve fidare di noi: avessimo un sussulto di decenza potremmo riflettere sulla catastrofe della nostra credibilità perduta. Ma non succederà. E i curdi, lasciati soli.
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