In giro per l'Italia la Carovana Palestina 16-7-05
Pochi sanno che i giovani italiani di sinistra, di rifondazione comunista, dei no global e compagnia bella ne hanno inventata un'altra per esprimere il loro odio contro Israele.
Si chiama "Carovana Palestina" ed e' una manifestazione itinerante, con tutti i sacri crismi ricevuti a Strasburgo dall'Europarlamento, domani Lega Euro-araba.
Questi giovani diffamatori stanno girando l'Italia e vogliono arrivare fino a Gerusalemme per dimostrare la loro solidarieta' ai palestinesi. Ma perche' a Gerusalemme, capitale israeliana e non a Ramallah, citta' palestinese? Qualcosa mi dice che piu' che solidarieta' ai palestinesi vogliono dimostrare il loro odio contro Israele. Non e' troppo difficile da capire e spero che Israele sappia riceverli come meritano.
La Carovana si e' fermata giorni fa a Trieste e aveva un ospite d'eccezione, un terrorista per me /guerrigliero per loro, che aveva "combattuto " a Jenin dove morirono 26 soldati israeliani in un agguato.
Il giovane ammazza-israeliani e' stato acclamato come un eroe dal pubblico triestino presente ma la cosa piu' interessante e' il programma di questa carovana di gentiluomini , un programmino con i fiocchi, tipo leggi razziali :
1. La raccolta di offerte per Hamas e la sua "struttura di welfare" che, gli organizzatori l'hanno ricordato più volte, Israele cerca in tutti i modi di smantellare.
2. Proiezione di un video messaggio di una madre palestinese il cui figlio due o tre anni fa si è fatto saltare in aria a Netanya ( 30 morti tutti civili e innocenti, tra cui una donna di 90 anni sopravvissuta alla Shoa') perchè, i sottotitoli spiegavano, quello è l'unico modo per rispondere ai crimini contro l'umanità commessi da Tsahal.
3. Petizione con cui si chiedeva proprio ad Israele di modificare la sua denominazione di Stato ebraico in "Stato ebraico occupante di Palestina".
4. Campagna informativa su come Israele avvelena sistematicamente l'acqua destinata a Gaza e alla Cisgiordania. (accusa ricorrente per gli antisemiti di tutti i tempi: gli ebrei avvelenano i pozzi! Un tempo usavano i forconi e le spade, oggi le carovane. il risultato deve pero' essere lo stesso, accompagnato dal grido di ogni secolo, per 20 secoli: A MORTE GLI EBREI)
5. Gli organizzatori chiedevano a gran voce che Israele permettesse il diritto al ritorno, senza se e senza ma, di tutti i profughi palestinesi e loro discendenti, il cui numero indicativo è stato stimato nella cifra di 10 (dieci) milioni di persone, tenuto conto ovviamente di figli e nipoti.
6. Sempre gli organizzatori si impegnavano a presentare all'Europarlamento di Strasburgo uno studio affinche l'A.N.P. entri a far parte dell'U.E. in modo da poter fare pressioni più incisive su Israele.
Tutto questo, naturalmente condito e rallegrato da bandiere palestinesi e striscioni offensivi contro Israele e Sharon, grande partecipazione di pubblico e ovazioni.
Che dire?
Penso all'attentato di Londra e quello che mi verrebbe da dire e' censurabile. Penso all'attentato dell'altro giorno a Natanya e l'autocensura si fa ancor piu' necessaria.
Penso alla campagna di riabilitazione dell'Islam dopo ogni attentato, penso agli ipocriti cartelloni della sinistra italiana "Siamo tutti londinesi", penso che mai, in 5 anni di terrore vissuti da Israele, hanno avuto il fegato di gridare di fronte alle carneficine "Siamo tutti israeliani".
Penso a quelli che dicono che esiste un islam moderato come se fosse possibile dire che esisteva un nazismo moderato.
Penso ai giornalisti dei miei stivali che continuano a borbottare , senza vergogna, "ma i musulmani non sono tutti uguali, questo non e' l'islam" e penso al pubblico presente in quella citta' sul mare, la mia citta' ammorbata da organizzazioni filopalestinesi molto attive, che applaudiva i carovanieri dell'odio perche' chiedevano la distruzione di Israele.
Penso che questi giovanuncoli comunisti siano il triste futuro dell'Italia come lo sono state le squadracce fasciste all'olio di ricino che andavano a scovare gli ebrei per consegnarli ai nazisti.
Infine penso che le parole dell'intervista di Arafat a Oriana Fallaci , nel lontano 1974 rappresentino ancora una irrinunciabile speranza per questi carovanieri dell'odio:
"Noi abbiamo incominciato una lunga lunga guerra che durera' per generazioni. Noi non ci fermeremo fino a quando Israele non sara' distrutto. Noi non vogliamo la pace ma la vittoria. Per noi Pace significa la distruzione di Israele e nient'altro."
Ecco perche' il cosiddeto "popolo della pace", quello che sventola i suoi stracci arcobaleno e urla "una palestina unita , araba e islamica" si da tanto da fare e viene preso da crisi convulsive quando si nomina Israele. Ecco perche' mai nessun politico della sinistra italiana ha avuto il fegato di dire, durante le carneficine di ebrei: "siamo tutti israeliani".
Per loro "pace significa la distruzione di Israele e nient'altro"
A questo seguira' la distruzione dell'Eurabia e su Londonstan, Romastan, Paristan, Munchenstan sventolera', insieme allo straccio asrcobaleno simbolo dell'odio, il simbolo verde della conquista islamica col suo bagaglio di arretratezza, violenza, donne pestate, dhimmi, tagliagole, sventramenti vari e a piacere.
Questo e' quello che ammirano e vogliono i giovanuncoli della carovana dell'odio e un cervello normale non puo' non chiedersi il motivo di tanta ammirazione per la barbarie, ne' il motivo per cui stanno lavorando cosi' intensamente per ottenere la fine di Israele, dell'Europa e dei valori di civilta' dell'occidente.
Sara' anche la loro fine. Sono proprio cosi' idioti da non saperlo?