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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.10.2019 I datteri del boicottaggio
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 ottobre 2019
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «I datteri del boicottaggio»
I datteri del boicottaggio
Commento di Deborah Fait

A destra: i datteri Medjoul in vendita nelle Coop

Nei supermercati Coop sono apparsi i datteri "di Gerico". Le scatole di datteri Medjoul ( una specie ottima originaria del Marocco) hanno stampato il marchio "Terra equa" e l'immagine di due bambini che alzano le braccia al cielo, uno è travestito da ebreo con la kippà sul capo e l'altro da arabo palestinese con la kefiah. Quale propaganda migliore di due bambini che sembrano essere amici e credere con entusiasmo in un futuro di pace e felicità. Per i buonisti filopalestinesi è come il miele per gli orsi. Da una ricerca si evince che questi datteri fanno parte di un progetto di solidarietà, nato intorno al 2010, tra la Coop, la fondazione Giovanni Paolo II, le Regioni, i produttori palestinesi e gli esportatori israeliani. Ho cercato di capire di quale solidarietà si trattasse e pare che il progetto dovesse servire in origine alla rinascita di Gerico ( antica città biblica conquistata da Giosuè, erede di Mosè e destinato ad entrare in Israele) e alla realizzazione di una clinica di chirurgia pediatrica del costo di 5 milioni di euro, a Betlemme. Una parte del costo di ogni confezione dovrebbe finire nel progetto. A questo punto una considerazione è doverosa, dove vanno i miliardi di euro e dollari che l'ANP riceve dai tanti paesi donatori, da aver bisogno anche dei soldi degli avventori dei supermercati Coop e Conad? Va benissimo risollevare l'economia di Gerico, una delle 7 città regalate da Israele all'ANP dopo gli accordi di Oslo e ridotta subito in miseria a causa della dedizione al terrorismo della popolazione, Israele stesso aiuta i palestinesi esportando, al posto loro, i loro prodotti. C'è un particolare non di poco conto però, Coop e Conad boicottano Israele. I primi boicottaggi hanno avuto inizio molti anni fa, prodotti israeliani sono stati spesso letteralmente scaraventati dagli scaffali dei supermercati di tutta Europa a partire dagli anni70 del secolo scorso e, dopo alcuni periodi di pausa, il boicottaggio riprese nei primi anni del 2000 con la seconda intifada. I palestinesi facevano esplodere gli israeliani, migliaia di morti e feriti, e i boicottatori europei gettavano nelle immondizie i pompelmi, i fiori, i datteri, ogni tipo di altro prodotto dello stato ebraico che nel frattempo era sotto attacco mortale. Logico no? A Israele il danno e la beffa, per certa gente gli arabi palestinesi hanno ragione anche quando ammazzano e Israele ha sempre torto, soprattutto se si difende! I coordinatori del boicottaggio di quegli anni erano sempre gli stessi, Pax Christi, Fiom Cgil, Forum Palestina, Un Ponte per… ( l'associazione delle due Simone rapite a Bagdad e tornate intabarrate nel chador tessendo le lodi dei loro rapitori) e gruppuscoli di ebrei o pseudo ebrei antisemiti come ECO e Donne in nero.

Risultati immagini per datteri medjoul terraequa

Tutto questo accadeva con grande violenza e odio a fine secolo e primi anni del terzo millennio. Gruppi organizzati di gentaglia furiosa entravano nei supermercati con le bandiere palestinesi e tutto quello che aveva il logo di Israele finiva nelle immondizie. Oggi il boicottaggio contro Israele è organizzato dal BDS, appoggiato da organizzazioni religiose sia cattoliche che protestanti, e non lo fanno più scaraventando e calpestando i pompelmi ma con più eleganza intrufolandosi nei governi dei vari paesi e attraverso le catene di odio antisemita organizzate dai social. Le scatole dei datteri della "pace" di Gerico con quella bella immagine di bambini entusiasti e amici danno subito all'occhio e chi non comprerebbe dei datteri per dare parte dei soldi ai poveri palestinesi? L'idea era partita, nel 2008, da un'imprenditrice italiana: Cristina Masini Cherici, di Holy land, durante un primo viaggio in "Palestina" (mi auguro non si sia persa cercando un paese che non c'è) quando in lei scattò l'amore. E' un fenomeno diffuso tra chiunque sia affetto da israelofobia acuta, si innamorano di quello che è il contrario della democrazia e del benessere israeliano e partono in quarta con la propaganda. Da quell'amore nacque il progetto dei datteri consegnati agli spedizionieri israeliani, caricati sulle navi che raggiungeranno i porti europei da dove verranno distribuiti sul mercato del boicottaggio contro Israele. Informazione importante per chi legge, i datteri Medjoul di marca Mehadrin, King Solomon e molte altre, sono coltivati anche e soprattutto in Israele, sono buonissimi, dolcissimi, carnosi, sono i migliori del mondo ma hanno, per le Coop e gli altri boicottatori, il difetto di essere datteri sionisti, coltivati dai brutti e cattivi coloni. Cercateli, richiedeteli, è così che si può combattere il boicottaggio…boicottando i boicottatori "non avete i datteri di Israele? Ahh mi dispiace ma io compro solo quelli!" Lo stesso con ogni altro prodotto, dai pompelmi, alle creme Ahavà, all'acqua Eden, Sodastream e altri. Quando vivevo in Italia lo facevo sempre ed era divertente vedere l'espressione sorpresa dei negozianti. Non vorrei essere l'uccello del malaugurio ma ricordo che anni fa avevo letto che la frutta e verdura coltivate dai palestinesi non fossero molto salutari a causa del tipo di concime usato non conforme alle norme igieniche ed ecologiche sia europee che israeliane. Auguriamoci, per la salute di chi li acquista, che sia migliorata la tecnica della coltivazione, in ogni caso io preferisco aprire le scatole dei meravigliosi, profumati, agro-ecologicamente sicuri, datteri israeliani. Non è dato sapere se sia stata realizzata la clinica chirurgica pediatrica a Betlemme, so che ne esiste una dal lontano 1952, sono quasi 10 anni che raccolgono soldi, possiamo solo sperare che non siano andati a ingrossare i conti in banca dei boss palestinesi.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

takinut3@gmail.com

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