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Deborah Fait
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Venti di odio 2005-04-28
Arrivano dall'Inghilterra venti di odio contro Israele, sono folate di vento forti come la bora e insidiose come un uragano perche' non provengono da bande di teppisti urlanti ma dal mondo accademico, giornalistico e teatrale britannico.

Venti di odio doc dunque, di origine supercontrollata, refoli colti e blasonati ma non per questo meno fanatici e ributtanti.

La sera della festa ebraica di Pesach, l'Associazione Britannica Insegnanti Universitari (AUT), approfittando dell'assenza dei membri ebrei che avrebbero potuto opporsi, ha approvato due mozioni di boicottaggio contro tre universita' israeliane, Haifa, Bar Ilan e Universita' Ebraica di Gerusalemme.

Il portavoce dell'associazione, tale Sue Blakwell, si e' presentata ai giornalisti avvolta nella bandiera palestinese e accompagnata dai suoi personali gorilla indossanti la kafiah palestinese, per dichiarare: " Israele e' un paese coloniale che pratica l'apartheid ed e' piu' pericoloso del Sud-Africa" e ancora , sempre piu' invasata :"Bisogna rimuovere questo regime".

Sue Blakwell e altri 49.000 accademici inglesi hanno dunque deciso di interrompere lo scambio culturale e scientifico con l'unico Paese del Medio oriente dove esiste la totale liberta' accademica, dove l'Universita' e' aperta a tutti, indipendentemente dalla fede, dal credo politico e dal gruppo etnico; dove studiano centinaia di arabi.

Questi disgustosi personaggi hanno deciso di boicottare il paese che piu' ha dato al mondo nel campo scientifico e tecnologico e hanno impedito agli oppositori di votare a sfavore dimostrando di essere degni seguaci del loro leader spirituale Arafat, maestro di teorie naziste ormai radicate in menti malate.

La notizia ha provocato indignazione in Israele dove peraltro, in nome della democrazia e della liberta' che contraddistingue questo Paese, ci si rifiuta di licenziare il professore della Haifa University che ha provocato questo schifo, Ilan Pappe, filopalestinese e antisemita.

Qualcuno ha proposto provocatoriamente di mandarlo a insegnare nei territori palestinesi che lui tanto ama ma dove, ironia della sorte, non e' desiderato perche' ....non musulmano.



I "professori contro la pace", come ormai vengono definiti, proseguono imperterriti la loro perfida campagna razzista e, spronati dal loro stesso odio, hanno preparato una lista di nomi di accademici ebrei israeliani da cancellare dalle attivita' accademiche.

Quasi questa vergogna non bastasse e' arrivata in Israele la notizia che il governo inglese conferira' un prestigioso premio a Orla Guerin, una giornalista nota per i suoi sentimenti antiisraeliani, per aver scagliato pietre contro i soldati , per i suoi articoli al vetriolo in cui paragonava Israele allo Zimbawe o accusava Israele di manipolare i giovani palestinesi affinche' ammazzassero ebrei a scopo propagandistico.

Ha fatto il giro del mondo anche l'immagine del suo pianto disperato e inconsolabile ai funerali di Arafat.

Il ministro Sharanski, scioccato dalla notizia, ha dichiarato: " E' molto triste che l'antisemitismo di cui l'inghilterra vive un pericoloso rigurgito, non sia preso in considerazione quando si danno certi premi".

Per la cronaca , un anno fa, la Political Cartoon Society britannica aveva premiato David Brown dell'Indipendent per la miglior vignetta dell'anno che raffigurava Ariel Sharon mentre sgranocchiava la testa di un bambino palestinese.

"Sei contro Israele? Sarai premiato".

Potrebbe essere uno slogan interessante.



Per concludere questa triste rassegna razzista e per la serie "al peggio non c'e' mai fine" ecco la ciliegina sulla torta, una ciliegina avvelenata.

Il Royal Court Theatre, uno dei piu' prestigiosi teatri di Londra, qualcuno lo definisce il piu' importante d' Europa, ha aperto la stagione con una rappresentazione dal titolo :"My name is Rachel Corrie".

Rachel Corrie, per chi non lo ricordasse, era una giovane americana arrivata nei territori palestinesi per fare da scudo umano. La ragazza partecipava attivamente alle manifestazioni contro Israele organizzate da hamas a Gaza dove bruciava in preda a odio isterico, e le foto ne sono testimonianza, le bandiere americana e israeliana.

Rachel Corrie era membro dell'ISM , International Solidarity Mouvement, organizzazione fortemente razzista e antiisraeliana, antisemita, antisionista e quant'altro, organizzazione che aveva fornito nei quattro anni di guerra appena trascorsi piu' di un kamikaze ai gruppi terroristici capitanati da Arafat. Omar Khan Sharif e Assif Muhammad Hanhif, i due terroristi che avevano fatto saltare il Mike'sPlace di Tel Aviv erano stati contattati in Inghilterra dall'ISM.

Rachel Corrie era una di quelli che dichiaravano: "Israele e' un'entita' illegale che non deve esistere".

Alla fine, durante una delle sue tante dimostrazioni da scudo umano, e' stata uccisa incidentalmente da un bulldozer israeliano a Gaza mentre urlava i suoi slogan contro Israele e, troppo distratta dal suo odio fanatico, non si era allontanata in tempo dal pericolo dei detriti che il bulldozer smuoveva, rimanendone sepolta.

La storia di questa ragazza, esempio di quanto i giovani possano essere facile preda di fanatismi, dal Royal Theatre, verra' portata in tutte le scuole inglesi dove incitera' all'antisemitismo migliaia di altri giovani perche', come scrive Tom Gros, corrispondente del Jerusalem Post a Londra, in questa rappresentazione non si parla tanto di lei quanto dell'odio contro Israele che gli autori, attraverso di lei, vogliono diffondere.



Altre giovani di nome Rachel sono state assassinate in Israele dai terroristi tanto amati dalla Corrie ma di queste Rachel, vittime innocenti del neonazismo palestinese, nessuno parla se non le loro famiglie e i loro amici. Il mondo che fa pubblicita' alla Corrie non conosce il loro nome, queste Rachel dimenticate non fanno notizia, erano ebree, erano israeliane:: ben gli sta.



Rachel Thaler, 16 anni , e' saltata per aria in un Centro commerciale. Sua madre, Ginette, di nazionalita' inglese, dice: "non un solo giornale britannico mi ha intervistata o ha parlato della morte di Rachel". Allude alle innumerevoli interviste rilasciate invece dalla madre della Corrie.



Rachel Levy, 17 anni, fatta esplodere in un negozio di Gerusalemme.



Rachel Levy, 19 anni, uccisa a colpi di mitra mentre aspettava l'autobus vicino a Tel Aviv.



Rachel Gavish, uccisa in casa sua insieme al figlio, al marito e al padre mentra celebravano il Seder di Pesach.



Rachel Charhi, 29 anni, assassinata nell'esplosione di un caffe' di Tel Aviv, lascia tre bambini.



Rachel Shabo, esplosa insieme ai suoi tre figli di 16, 13 e 5 anni. Lascia altri cinque bambini.



Per queste Rachel l'oblio ipocrita di coloro che esaltano odio e violenza.



Per queste Rachel solo l'amore e il ricordo di Israele.



Deborah Fait

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