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Deborah Fait
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Shalom Giovanni Paolo, riposa in pace 3-4-05
E' stato il primo Papa a pronunciare la parola Israele quando i suoi predecessori parlavano solo di Terra Santa.

E' stato il primo Papa ad entrare in una Sinagoga, quella di Roma, che del Papato non aveva buoni ricordi.

E' stato il primo Papa ad andare a Gerusalemme per chiedere proprio dalla Capitale di Israele perdono agli ebrei.

Oggi tutti i media israeliani parlano di Giovanni Paolo II con titoli cubitali "Il Papa degli ebrei" e il Jerusalem Post ha scritto "The Tikun Olam Pope" dall'espressione ebraica "riparare il mondo".

Giovanni Paolo e' stato il Papa che ha tentato di riparare il mondo, che ha iniziato un legame importante tra ebrei e cattolici dopo 20 secoli di odi e persecuzioni e per questo tutto il mondo ebraico e' in lutto.

Era venuto da un paese lontano e freddo eppure ha saputo diffondere calore intorno a se' a piene mani .

Era venuto da un paese antisemita eppure ha saputo amare gli ebrei.

Grande Papa che non si e' mai risparmiato, che ha avuto la capacita' di farsi amare e stimare dai non cattolici proprio per il suo essere Uomo Giusto, amico e fratello.

Il suo viso aperto con quegli occhi azzurri un po' ironici e allegri sapeva conquistare le folle, pregava con chi voleva pregare, cantava con chi voleva cantare, baciava chi voleva essere baciato e si faceva accarezzare da chi aveva bisogno di toccarlo. Era caldo, era appassionato ed era coraggioso, era fatto di carne, aveva un corpo da toccare, non era semplicemente una tunica bianca, fredda e lontana da guardare con rispetto e timore.

"Papa ti vogliamo bene" gli gridavano i giovani e lui rideva e cantava con loro perche' anche lui li amava e glielo faceva sentire questo amore, senza stupidi pudori e forse proprio questa e' stata la sua grandezza, non aver paura di amare.

Lui, polacco, ha saputo finalmente seguire le orme e gli insegnamenti del suo Maestro ebreo: amare senza riserve.

Gesu' e Woitila, li vedo bene insieme. L'ebreo e il polacco, insieme dovunque essi siano.



E' morto, ne sentiremo la mancanza e forse il suo assassino, quel Ali' Agca presto libero e perdonato ripetutamente, incomincera' a vergognarsi, forse quel perdono non gli bastera' per continuare a vivere da uomo libero.

E' morto il Papa di tutti, il Papa degli ebrei, quello che ha tentato con grande sofferenza di riparare il mondo e io sono sicura che se fosse stato Papa 60 anni fa avrebbe avuto il fegato di opporsi a Hitler.

Ne sono certa, Lui e non avrebbe permesso ai suoi fratelli maggiori di entrare nelle camere a gas.

Grazie Papa, grazie per averci amati, grazie per essere venuto a Gerusalemme, grazie per essere entrato in quella sinagoga, grazie per averci dato ancora speranza nell'uomo.

Grazie per averci fatto piangere perche' tutti abbiamo pianto ieri e per averci fatto sorridere.

Grazie per esserci stato.

Shalom Giovanni Paolo, riposa in pace, continua a cantare e a sorridere finalmente libero da quel corpo che tanto ti ha fatto soffrire.




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