Quattro anni di antisemitismo sotto Corbyn
Analisi di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Angelo Pezzana)
Una manifestazione contro l'antisemitismo nel Partito Laburista a Londra
Il mese di settembre del 2015 è stato disastroso per gli ebrei in due grandi paesi europei. Si sono verificati due eventi fortemente negativi: il primo, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha deciso una massiccia politica di apertura per i richiedenti asilo. Da allora la Germania ha lasciato entrare più di un milione di persone senza alcun controllo. Molti di loro sono musulmani, provenienti da paesi in cui l'antisemitismo è diffusissimo e, come hanno dimostrato le statistiche, si è rivelato molto più diffuso rispetto alla popolazione autoctona. Il secondo evento,altrettanto negativo, è stata l'elezione dell'estremista di sinistra, Jeremy Corbyn, a presidente del Partito laburista britannico, che ha avuto una serie di conseguenze rilevanti, ben oltre l'enorme aumento della diffusione dell’odio antisemita fra i laburisti negli ultimi quattro anni. A causa dell'incertezza sulla Brexit, la Gran Bretagna sta vivendo un period di grande confusione. La possibilità che Corbyn potrà divenire il prossimo Primo Ministro britannico non può essere esclusa. Sarebbe il primo per l'Europa occidentale dal dopoguerra: un leader democraticamente eletto in un grande paese che ha chiamato i rappresentanti dei movimenti terroristici genocidi Hezbollah e Hamas suoi "fratelli" e "amici". Corbyn ha anche concesso finanziamenti a un negazionista della Shoah, sostendone altri. In più è fanaticamente anti-israeliano e antisemita part-time, cioè a seconda del momento. Il Partito laburista ha accettato la definizione di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) nel settembre 2018, da cui l’odio di Corbyn contro Israele è chiaramente definibile come antisemitismo. Di recente, si è anche saputo che Corbyn aveva firmato la dichiarazione del Cairo del 2002, in cui si afferma che Israele ha rubato ai palestinesi la loro terra e ha accusato gli Stati Uniti di fornire "supporto illimitato ai responsabili sionisti di crimini genocidi contro il popolo palestinese". Dai sondaggi apprendiamo che il consenso del leader conservatore Boris Johnson è più alto in quasi tutte le classi della società britannica, quello Corbyn è predominante nella fascia di età 18-24 anni. Il Partito Laburista è attualmente sotto inchiesta dalla Equality and Human Rights Commission (EHRC). Solo una volta un partito inglese è stato indagato da questa commissione, si tratta del partito nazionale britannico di estrema destra. Un documento molto dettagliato dello studioso Alan Johnson, laburista, mostra perché il Partita laburista è attualmente un partito istituzionalmente antisemita. Un recente sondaggio ha rilevato che la maggior parte dei membri del partito nega di essere antisemita. Solo il 23% degli intervistati ha riconosciuto che il partito ha un problema "grave" di antisemitismo. Il 37% ha accusato gli "oppositori politici che vogliono danneggiare Jeremy Corbyn". Un altro 17% ha accusato "i media".
"Antisemita e razzista"
Gli ex dipendenti dello staff laburista apparsi nel documentario ‘Panorama’ della BBC “ Il Partito laburista è Anti-semita? hanno dichiarato che prima della presidenza Corbyn c'erano poche prese di posizione riguardo l'antisemitismo all’interno del partito. Ma dopo l'arrivo di Corbyn, un certo numero di affermazioni antisemite di rappresentanti laburisti eletti sotto il suo predecessore Ed Miliband sono diventate pubbliche. Tra questi,i musulmani avevano una quota proporzionatamente più grande. Oggi le espressioni antisemite sono diffuse regolarmente tra i rappresentanti eletti del Partito. Vi sono altre questioni relative all'antisemitismo laburista da esaminare, per esempio la percentuale di elettori laburisti ebrei che è fortemente diminuita. Una grande incertezza ha colpito lo stato d'animo dell'ebraismo britannico. L'ambiente sociale per gli ebrei britannici è cambiato, l'antisemitismo venuto fortemente alla ribalta grazie al Partito laburista ne è la prova. Israele come possibile paese di emigrazione - se Corbyn vincesse le prossime elezioni - è diventato un serio argomento di discussione fra gli ebrei britannici. Alcuni ebrei sono diventati improvvisamente attenti riguardo al loro giudaismo, per esempio la deputata laburista Dame Margaret Hodge e la personalità televisiva Rachel Riley. Il movimento operaio ebraico continua a combattere l'antisemitismo all'interno del partito, aiutato anche da un certo numero di parlamentari ebrei e non ebrei. Dall'altro lato, tra coloro che minimizzano il pericolo dell’antisemitismo, c'è un piccolo gruppo, la” Jewish Voice for Labour”. Un segno spettacolare del dissenso sull'antisemitismo fu una pubblicità a tutta pagina pagata da 67 esponenti laburisti - molti dei quali ex ministri - sul quotidiano di sinistra, The Guardian, dove si sosteneva: "Il Partito Laburista accoglie tutti (* tranne, a quanto pare, ebrei) indipendentemente da razza o credo, identità di genere o orientamento sessuale" La mole di dati degli ultimi quattro anni sull'antisemitismo del Partito laburista può servire come base per studiare le tecniche di negazione, sottovalutazione e sbianchettamento dell'antisemitismo in qualsiasi parte del mondo. La cortina fumogena intorno alla lotta contro l'antisemitismo, creata da chi sostiene che si può combattere l’antisemitismo anche solo parzialmente, non è mai stata oggetto di una seria analisi. Lo stesso Corbyn la usa, pur essendo un antisemita anche se giudica vile esserlo. Una nuova espressione è emersa tra gli sbianchettatori: "L'antisemitismo è contro il Partito laburista”. Tuttavia, i fatti menzionati sull'antisemitismo nel partito riflettono la realtà. Queste affermazioni però servire altrove. Per esempio l'accusa di islamofobia è spesso usata contro coloro che espongono gravi crimini in alcune parti delle società musulmane. I risultati dello studio EHRC possono anche servire da strumento per giudicare l'efficacia della Commissione, considerate la grande quantità di informazioni accumulate sull'antisemitismo nel Partito laburista, che possono anche servire per analizzare l'anti-israelismo tra i leader di vari partiti laburisti e socialisti europei, ad esempio in Norvegia, Svezia, Finlandia e Germania. Infine,Il Partito laburista ha scritto un capitolo di storia contemporanea nel lungo percorso dei movimenti che si richiamano al progresso, le cui origini possono essere fatte risalire a Erasmo da Rotterdam, vissuto tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. Erasmo fu chiamato il "Principe degli Umanisti" eppure fu un fanatico antisemita anche per il suo tempo.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC