Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 04/10/2019 a pag.12 a breve "Il presidente Rivlin striglia i partiti: 'Governo di unità'. Gantz: sono pronto" a firma R.E.
Avvenire pubblica un articolo per metà di pettegolezzi e voci non confermate (le possibili alternative a Netanyahu alla guida del Likud), per metà rispecchia invece l'attuale situazione di stallo. Così funziona la democrazia e il parlamentarismo: può portare in alcuni frangenti - come questo - a una situazione che stenta a sbloccarsi, conseguenza della libera discussione e del dibattito delle idee. E' il prezzo da pagare per la libertà: in tutto il Medio Oriente solo Israele ha questo "problema", considerando che tutti gli altri Paesi sono retti da dittature fondamentaliste o regimi autoritari.
Ecco l'articolo:
Benny Gantz, Benjamin Netanyahu
La Knesset, il Parlamento israeliano
Gerusalemme - Con particolare fermezza, ieri, durante la cerimonia di apertura della nuova legislatura alla Knesset (il Parlamento), il presidente israeliano Reuven Rivlin - rilevando che i leader dei maggiori partiti non sono ancora riusciti a superare lo stallo emerso dopo le elezioni del 17 settembre - è tornato ad invocare la costituzione di un governo di unità. «Questo è un momento di emergenza per la sicurezza di Israele, un momento di emergenza per la nostra società, un momento di emergenza perla nostra democrazia», ha detto. Sul fatto che serva un esecutivo allargato sembrano essere d'accordo quasi tutti. E sulla carta una coalizione tra il Likud del premier incaricato Benjamin Netanyahu, il partito Blu Bianco dell'ex generale Benny Gantz e la formazione Israel Beitenu di Avigdor Lieberman (cruciale, con i suoi seggi, per la formazione del governo) è possibile e anche garanzia di stabilità. Il problema è chi guiderà questo esecutivo. Netanyahu, nel suo intervento alla Knesset, ha ribadito di puntare a formare un governo di unità; ma Gantz ha risposto che Bibi dovrebbe fare un passo indietro per risolvere i suoi problemi giudiziari (ieri c'è stata la seconda udienza di garanzia sui sospetti di corruzione, frode e abuso di ufficio) lasciando a lui - che peraltro ha conquistato due seggi in più alle elezioni - il compito di condurre. «Io sono pronto. Se si fa da parte, possiamo formare un governo di unità entro un'ora», ha sottolineato Gantz. Circolano sempre più insistenti voci su una possibile rivolta interna al Likud per rovesciare Netanyahu e unirsi a Blu Bianco. Non ci sono conferme e il partito ha diffuso un comunicato per spiegare che si stanno valutando primarie lampo per «far svanire l'illusione di una ribellione». L'ex ministro Gideon Saar ha però subito segnalato la sua disponibilità a sfidare Netanyahu.
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