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La Stampa - Libero Rassegna Stampa
24.09.2019 Israele, ipotesi di governo Netanyahu-Gantz? Intanto Hamas minaccia gli arabi israeliani: 'Nessun appoggio a governi sionisti'
Cronaca di Giordano Stabile

Testata:La Stampa - Libero
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Ipotesi di governo Gantz-Netanyahu. Stallo su chi dovrà guidare per primo - Hamas critica gli arabi israeliani: 'Mai coi sionisti'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/09/2019, a pag.17 con il titolo "Ipotesi di governo Gantz-Netanyahu. Stallo su chi dovrà guidare per primo" il commento di Giordano Stabile; da LIBERO, a pag. 11, la breve "Hamas critica gli arabi israeliani: 'Mai coi sionisti' ".

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Reuven Rivlin al seggio il 17 settembre

Ecco gli articoli:

LA STAMPA - Giordano Stabile: "Ipotesi di governo Gantz-Netanyahu. Stallo su chi dovrà guidare per primo"

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Giordano Stabile

Il presidente israeliano Reuven Rivlin prova a sbloccare lo stallo del dopo elezioni con un invito a sorpresa rivolto a Benny Gantz e Benjamin Netanyahu. Nella residenza presidenziale i leader dei due principali partiti si sono stretti la mano seduti nello studio, ma l'incontro si è prolungato fino a tarda sera senza un risultato decisivo. Già durante le consultazioni lampo Rivlin ha detto a chiare lettere che l'unica via di uscita è un governo di unità nazionale fra Blu e Bianco, la formazione dell'ex generale, e il Likud guidato dal primo ministro. Un'intesa che ha soprattutto un ostacolo: il nome di chi debba guidarla. Sia Gantz sia Netanyahu chiedono di essere i primi a guidare l'esecutivo, in caso di premiership a rotazione. Rivlin ha ribadito la necessità di raggiungere un «compromesso», per arrivare «a un governo che porti stabilità, dialogo, e che colmi le spaccature nel nostro Paese». A questo punto la pressione maggiore è su Gantz, che dovrebbe acconsentire a lasciare al suo posto Netanyahu per una parte della legislatura. Il leader di Blu e Bianco può contare su due seggi in più, 33 a 31, al livello di partito. Ma il blocco di centrodestra è tornato ieri in vantaggio, con 55 seggi contro 54, perché una componente della Lista araba, Balad, si è sfilata dal sostegno all'ex generale.

Le altre maggioranze Per questo, prima di partire per Gerusalemme per l'incontro con Rivlin e Netanyahu, Gantz ha voluto vedere Avigdor Lieberman, leader del partito nazionalista russofono Yisrael Beiteinu, che con i suoi otto deputati resta l'ago della bilancia, indispensabile per raggiungere la maggioranza di 61. Lieberman ha ridimensionato l'incontro a «uno scambio di vedute», ma resta al centro delle manovre. Soprattutto quella di Gantz. I suoi consiglieri hanno fatto trapelare un piano in tre mosse per arrivare alla leadership. In un primo momento Gantz potrebbe offrire la premiership a Netanyahu per i primi due anni, in cambio di un pacchetto consistente di ministeri, compresi Finanza e Difesa. Il premier potrebbe affrontare così i probabili processi per corruzione e abuso di ufficio da ottobre in poi con una sicurezza. I principali quadri del Likud, Gideon Saar, Gilad Erdan Yuli Edelstein sono già pronti ad accettare. Se Netanyahu dice no, la seconda mossa è formare un governo di minoranza con l'appoggio di Lieberman e l'astensione degli arabi, disposti a tutto pur di rimuovere dal potere Netanyahu. A questo punto il premier sarebbe travolto dai processi, espulso dalla leadership del Likud e si arriverebbe a un governo di unità nazionale senza di lui. L'ultima ipotesi è un governo di minoranza con sostegno esterno della Lista araba e l'astensione di Lieberman.

LIBERO: "Hamas critica gli arabi israeliani: 'Mai coi sionisti' "


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Hamas ha condannato il sostegno espresso dalla Lista Unita araba al partito Blu e Bianco, ricondotto al desiderio di far cadere il premier israeliano Benjamin Netanyahu. «E inaspettato che una parte della nostra gente sostenga un partito sionista», ha commentato Harem Qassem, portavoce del movimento islamico a Gaza, mentre Mohammed Nazzal, uno dei comandanti dell'ala politica di Hamas, ha sottolineando come sia «spiacevole che per rovesciare Netanyahu, aprano la strada a Gantz». Domenica la Lista Unita araba aveva raccomandato al presidente Reuven Rivlin la candidatura di Gantz per formare il governo; le consultazioni sono iniziate ieri. La decisione è stata sostenuta da 10 dei 13 deputati della coalizione araba che, per la prima volta dal 1992 (quando diede il proprio sostegno all'allora leader dei laburisti Ytzhak Rabin), ha dato un'indicazione su chi deve avere la possibilità di creare l'esecutivo israeliano.

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