'Gli irriducibili', di Mirella Serri Storia della meglio gioventù che si oppose al fascismo
Testata: La Repubblica Data: 21 settembre 2019 Pagina: 27 Autore: L.C. Titolo: «Quei bravi ragazzi che dissero no al fascismo»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 21/09/2019, a pag.27, con il titolo "Quei bravi ragazzi che dissero no al fascismo" la recensione firmata L.C. a "Gli irriducibili", di Mirella Serri.
Mirella Serri
La copertina (Longanesi ed.)
Le reazioni della classe borghese e colta all'avvento del fascismo e al suo farsi regime, alle leggi razziali e alla guerra, sono il centro delle storie di Mirella Seni, da I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 a Bambini in fuga: è come se nella acquiescenza o nella ribellione al rovesciamento della democrazia, e alla sottrazione dei diritti, restasse ancora un mistero da esplorare: la coscienza e la personalità di ciascuno, la capacità di mettere in gioco tutto, persino la vita. Ed è un mosaico di personalità capaci di giocarsi tutto questo Gli irriducibili. Scritto per smentire «il senso comune che rivaluta l'operato mussoliniano fino alle leggi razziali e alla dichiarazione di guerra», offre il ritratto di un gruppo di ragazzi, dai nomi poi divenuti celebri, che non ebbero dubbi sulla natura violenta e distruttiva della dottrina fascista. Giorgio Amendola, i fratelli Enzo ed Emilio Sereni, la compagna di Enzo Ada Ascarelli (dopo la morte del marito a Dachau, fu tra le artefici del trasferimento dei sopravvissuti alla Shoah nella Palestina mandataria), Giuseppe Di Vittorio, Maurizio Valenzi pagarono con il confino, la prigionia, la morte la loro precoce opposizione alla dittatura. Serri ne dipinge, nella fedeltà ai fatti storici, tutta la forza giovanile e l'impegno a voler vivere in un'altra Italia.
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