Pubblichiamo una lettera di Deborah Fait a Bruno Vespa, a proposito della trasmissione Porta a Porta su Yasser Arafat di ieri, 04-11-04.
Gentile Vespa,
Ho assistito ieri sera alla sua trasmissione sulla quasi morte di Arafat e ne sono rimasta sconvolta.
Durante tutta la trasmissione abbiamo assitito alla beatificazione di un ceffo che ha distrutto il medio oriente , che ha portato morte e sofferenza ai palestinesi derubandoli e ammazzandoli, agli israeliani assassinandoli col terrorismo , agli ebrei mandando i suoi scagnozzi ad ucciderli in Europa e agli italiani che hanno dovuto subire il terrorismo palestinese negli anni 70/80.
Non una parola sulle sue malefatte, non un pensiero per le sue vittime. Spero che i genitori del piccolo Sefano Tache' , assassinato dai feddayin di Arafat, non abbiano visto la sua trasmissione, lo spero perche' gli avete ucciso il figlio per la seconda volta santificando il suo assassino.
Per tutta la durata della trasmissione Israele e' stato sotto processo e l'unico che ha potuto parlare quanto ha voluto e' stato Nemer Hammad che ha ferito le nostre orecchie col suo indecente italiano e i nostri sentimenti colle sue vergognose accuse a Israele.
Avete portato a termine un lavaggio del cervello collettivo e credo che, senza arrivare a offendere un uomo che sta morendo ( cosa contraria alla morale ebraico-cattolica) , avreste potuto preparare una trasmissione piu' equilibrata anziche' celebrare la vita e santificare la morte di un terrorista.