Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 16/09/2019, a pag. II il commento "Il terrore dei cristiani nel mondo" tratto dallo Spectator.
Una manifestazione contro la persecuzione e l'uccisione di cristiani in Pakistan
La persecuzione dei cristiani è un concetto familiare anche se viene raramente trattato dai media”, scrive Damian Thompson sullo Spectator. “Ma questo è ciò che il fenomeno ha significato nel 2019: lo stupro, l’uccisione e lo smembramento di alcune donne cristiane incinte commesso dagli energumeni islamici in Nigeria; l’uso del riconoscimento facciale da parte del governo cinese per monitorare, controllare e, se necessario, estirpare il culto cristiano attraverso la demolizione di migliaia di chiese; l’eliminazione di antiche comunità cristiane nelle terre della Bibbia; le torture incessanti dei cristiani in Corea del Nord; gli incendi appiccati dai nazionalisti in India nei villaggi cristiani, e gli attacchi in Sri Lanka e Burma da parte dei buddisti, aizzati da alcuni monaci assetati di sangue. E’ difficile sovrastimare la minaccia del nazionalismo religioso asiatico alla libertà di culto. Nel frattempo, la chiesa anglicana costruisce parchi giochi e pazzi campi da golf nelle sue cattedrali, mentre Pechino persuade il Vaticano a firmare un concordato che legittima una parodia della chiesa cattolica gestita dal governo. E’ una situazione scandalosa anche se, a dire la verità, il nuovo vescovo di Truro, Philip Mountstephen, ha appena pubblicato un rapporto impressionante per il Foreign Office sulla persecuzione globale dei cristiani. Sostiene che l’islam non è l’unico colpevole, e accusa la cultura del politicamente corretto di avere incoraggiato le autorità britanniche e i governi occidentali a ignorare il problema. Inizia il suo rapporto citando le parole di William Wilberforce alla Camera dei Comuni nel 1971 a proposito del commercio degli schiavi: ‘Puoi scegliere di girarti dall’altra parte, ma non potrai più dire che non lo sapevi’. Mi ha raggiunto nel mio podcast un’attivista religioso impavido, che si chiama Padre Benedict Kiely, e ha fondato l’ente benefico Nasrean.org. In futuro ci invierà dei dispacci che testimoniano le sofferenze grottesche non solo dei cristiani – protestanti, cattolici e ortodossi – ma anche di altre minoranze religiose a cui viene calpestata la dignità. Boris Johnson ha promesso di implementare in pieno il rapporto del vescovo di Truro. Ma questo non può avvenire senza contrastare la colonizzazione del ministero per lo Sviluppo internazionale da parte della sinistra secolare e multiculturale, una cosa che nessun governo conservatore ha mai tentato di fare”.
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