Elezioni in Israele, la solita disinformazione sui tg italiani 16/09/2019
Elezioni in Israele, la solita disinformazione sui tg italiani
Commento di Deborah Fait
Siamo alle solite. Quando il Tg3 parla di Israele resta sempre affezionato all'antica e ingloriosa TeleKabul. Non se ne esce. Nella trasmissione serale del 19.15 di domenica 15 settembre lo speaker ha presentato un servizio da Israele annunciando che Netanyahu aveva fatto l'ultimo consiglio dei ministri addirittura in una parte dei "territori palestinesi". Carlo Paris, inviato a Gerusalemme, non è stato da meno parlando di sensazionalismo del premier uscente che ha voluto "rubare" la scena all'avversario Benny Gantz. Alla fine del collegamento Paris ha presentato, cosa del tutto inutile, il partito Noam, un movimento religioso antigay di cui quasi nessuno in Israele conosceva l'esistenza, me compresa. Un gruppo talmente piccolo e sparuto che non è nemmeno riuscito ad entrare nella corsa elettorale. Israele non è né è mai stato un paese omofobo e lo ha dimostrato per l'ennesima volta. Noam, così si chiama questo gruppetto di antigay, è stato silurato prima ancora di nascere quindi non si è capito perché Paris abbia sentito il bisogno di nominarlo. Misteri di TeleKabul. http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-533b74e9-ab38-42dd-a1a7-24e21017fa82-tg3.html#p=0
Peggio ancora il Tg de La7 (domenica ore 20.00) in cui Silvia Brasca ha detto cose così indegne che sembravano lette da veline uscite dagli studi televisivi dell'ANP: natura razzista e estremista dello stato ebraico, aggiungendo poi che lo aveva dichiarato la Giordania ma intanto il sasso è stato lanciato una volta di più contro Israele e Netanyahu. https://tg.la7.it/repliche-tgla7?id=282124
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"