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Cara Debora, oggi è l’11 settembre, ho guardato i programmi serali delle televisioni sul giornale e mi sono resa conto che nessuna rete nazionale ha ritenuto di proiettare un film che ricordi la distruzione delle Torri Gemelle. Sono profondamente indignata! Vorrei protestare in qualche modo ma non so come. I Tg sono tutti impegnati a tessere le lodi del governo, i talk show rimbecilliscono, tirami su il morale per favore!
Anna Maria Rustichelli
Gentile Anna Maria, La sua indignazione è la mia! A parte qualche tv locale nessuna rete nazionale ha avuto la sensibilità di ricordare quella tragedia che ha cambiato il mondo. Cosa vuol farci, il grande mattatore di questi giorni è il novello Conte, sono tutti là ad adularlo, le sue immagini in Italia e in Europa hanno superato il limite della sopportazione. Evidentemente ai media piace chi cambia gabbana nel giro di un battito d'ali. Lei, cara amica, mi chiede come poter protestare e io le rispondo con le parole di una grande donna e di una grande scrittrice, Oriana Fallaci, che, immediatamente dopo l'attentato alla Torri, introduce il suo libro "La Rabbia e l'Orgoglio" con queste parole: " Cercai un taxi, non lo trovai, a piedi mi diressi verso le Torri che non c’erano più e… Dopo non sapevo che fare. In che modo rendermi utile, servire a qualcosa. E proprio mentre mi chiedevo che faccio, che faccio, la tv mi mostrò i palestinesi che pazzi di gioia inneggiavano alla strage. Berciavano Vittoria-Vittoria. Poi qualcuno mi raccontò che in Italia non pochi li imitavano sghignazzando bene-agli-americani-gli-sta-bene e allora, con l’impeto d’un soldato che si lancia contro il nemico, mi buttai sulla macchina da scrivere. Mi misi a fare la sola cosa che potevo fare. Scrivere.” Un cordiale shalom |
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