Tano D'Amico racconta la storia di una sua foto che rappresenta
una bimba che poi, diciottennne, si è fatta esplodere a Gerusalemme (Ayat Al Akhras, vedi "Intifada: bilancio di quattro anni di terrore contro Israele, Informazione Corretta, 28-09-04 n.d.r.)
ROMA - Quattro anni di seconda Intifada, migliaia di morti da una parte e dall'altra. Bambini, adolescenti, ragazzi dei campi profughi palestinesi o giovani israeliani colpiti nella loro quotidianità dai devastanti attacchi dei kamikaze. Una di loro, Ayat al Akras, si fece esplodere all'ingresso di un supermercato a Gerusalemme uccidendo anche una ragazza israeliana, Rachel Levy, la cui colpa era di entrare in quello stesso luogo insieme con la coetanea che sarebbe diventata la sua assassina. Quella ragazza palestinese era stata fotografata dodici anni prima da Tano D'Amico, ancora bimbetta, viso imbronciato, capelli in disordine, "un volto che racconta un luogo e un'epoca" come dice il fotoreporter.
perche' un luogo e un'epoca? Si vedono bambini del genere in ogni povero quartiere di ogni citta' del mondo. E si vedono bambini ridotti anche peggio. Mai stato Tano D'amico in Brasile o in Africa o in India o in Bangladesh???O magari in qualche zona depressa del sud Italia?
Tano D'Amico, come nasce quella foto?
"Ero nel campo profughi di Deshaise, sotto Betlemme, erano i primi anni Novanta, in piena prima Intifada. Ho passato con quei bimbi un pomeriggio e mi hanno raccontato di non aver mai visto Betlemme o Gerusalemme e nemmeno il mare. Mi fecero impressione".
tanti bambini di Gerusalemme non hanno visto mai il mare. Tanti bambini di Milano non hanno mai visto il mare.
Perché?
"La vita per loro era correre in mezzo al fango d'inverno, nella polvere d'estate, per scappare da giovani indivisa che gli passavano con gli scarponi sulle manine se solo facevano il segno della vittoria e se continuavano li prendevano e poi li abbandonavano in campagna o al buio in gabbie per cani".
1. Queste persone devono incolpare chi comanda i palestinesi e chiedere ad Arafat di fare strade nei campi profughi in cui li tiene rinchiusi da 40 anni. Probabilmente i palestinesi dei campi profughi non sanno che Arafat e' nella lista degli uomini piu' ricchi del mondo. Come mai non usa i suoi soldi per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi?Nessuno se lo chiede? nemmeno D'Amico?
2. difficile camminare su delle mani alzate in aria. Non credo che i i giovani in divisa avessero la capacita' di volare. Li abbandonavano in gabbie per cani? E come mai il sig. D;Amico non le ha fotografate queste gabbie? Sarebbe stata una prova, detta cosi' invece sembra proprio una vergognosa menzogna oltre che propaganda spicciola .
Come le erano sembrati quei bambini?
"Pieni di vita, Ayat poi mi dava retta, voleva raccontare si vede dagli occhi. Per un fotografo i bambini sono più attenti alla vita, anche alla vita che gli è tolta".
E chi gliel'ha tolta la vita se non la politica assassina di Arafat che vuole da sempre MILIONI DI MARTIRI E UN MILIONE DI BAMBINI MORTI?
Poi ha visto la bimba trasformata in kamikaze...
"Ho visto le immagini in tv ma non volevo vedere. Meno male, ho pensato, non sarò mai sicuro che è lei. Poi quando sono tornato a Betlemme il collega giornalista che mi aveva accompagnato la prima volta voleva parlarmi di Ayat, io cercavo in tutti i modi di non farmi dire quella cosa. Alla fine lui mi disse: 'Ricordi quella bambina?' Ricordavo, per me era impossibile dimenticare".
A quel punto non poteva chiudere gli occhi...
"Continuavo a dirmi 'lei no, lei no'. Ci sono persone che ti sono epidermicamente care ed ho continuato a sperare che potesse essere qualcun altro. Ho coltivato la speranza che fosse un'altra anche quando ho incontrato il padre e la madre di Ayat, speravo mi dicessero: 'Non era la nostra bambina...'".
Durante la seconda Intifada è tornato in quei luoghi?
"Si ci sono stato e penso di tornarci presto e devo dire che nella prima Intifada c'erano dovunque grandi speranze, nella seconda no e questo si rispecchia nella vita e nella morte della bambina".
si e' mai chiesto D'Amico come mai i bambini poverissimi del Brasile, dell'India, del Bangladesh non fanno i terroristi suicidi? Forse no, non gli interessa poiche' , almeno nel loro caso, non potrebbe demonizzare Israele.
E' una vergogna che Repubblica arrivi a pubblicare simili porcherie supportate solo dall'odio nei confronti di Israele.Mi aspetto un articolo meno ridicolo e piu' accurato sull'educazione alla morte che ricevono i bambini palestinesi da parte dell'ANP....o forse questa ignobile propaganda e' stata pubblicata per sviare l'attenzione della gente dalle notizie aberranti che provengono dall'ANP e che raccontano (con tanto di prove) lo stupro dei bambini palestinesi da parte degli adulti palestinesi per rinfocolare l'odio per Israele