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Deborah Fait
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Oggi, Yom Kippur 5765
Oggi, Yom Kippur 5765, ho ascoltato il silenzio di Israele.



La magia di questa giornata appena trascorsa non finira’ mai di emozionarmi e di riempire I miei sensi e la mia anima di pace.



Non esiste nessun altro posto al mondo dove poter vivere una simile esperienza , non esiste paese al mondo dove ci si fermi per pregare , per riempirsi di spiritualita’ , dove per 25 ore non si senta il rumore snervante del traffico.



Mi affaccio alla finestra e vedo finalmente gli uccelli che volano, sento il lieve rumore delle loro ali, vedo i bambini padroni assoluti della strada, giocare felici. Le autostrade servono ai ragazzini in skateboard che se la godono. Aspettano questa giornata per un anno intero!



La gente va in sinagoga, gli uomini con le loro camicie bianche, le donne vestite di bianco con in mano I libri di preghiera , siamo tutti vestiti di bianco per Yom Kippur.



Israele, silenziosa, prega e studia , isolata dal mondo intero, per vivere in spiritualita' la sua pace.







Cosa succede fuori di qua? Non lo so ma posso immaginarlo.



La pestilenza nazista e' penetrata a fondo in un gruppo di bestie immonde e si e' mescolata alla perfezione col demone del fanatismo crudele che le anima .



La pestilenza che ormai ammorba il mondo continua a fare vittime. In Italia tutti aspettano con ansia notizie delle due ragazze rapite e forse gia’ decapitate. Decapitate! Nel terzo millennio ci troviamo a parlare di sgozzamenti e decapitazioni senza metterci a urlare di orrore, nel terzo millennio un gruppo di cani rognosi ci ha abituati a veder segare il collo della gente senza morire di disperazione . Chi lo ha visto il video dell’americano decapitato che ha urlato fino alla fine mentre il suo sgozzatore era intento a segare inneggiando ad Allah ? Chi ha mai visto il video dello sgozzamento di Daniel Pearl? Chi ha potuto vedere quegli orrori senza impazzire di disperazione? Eppure siamo arrivati a questo, siamo arrivati a cenare, come se niente fosse, mentre un giornalista ci racconta che quella tribu’ di cani rognosi ha rapito altri occidentali, che ne ha sgozzati altri, che minaccia tutti noi di fare la stessa fine. Se non sgozzati fisicamente lo saremo nell’anima , lo siamo gia’ nell’anima perche’ il MALE assoluto che emana da quella gente ci sta contagiando e riusciamo a fare la scarpetta nel piatto mentre sentiamo il pianto dell’ennesimo sequestrato che chiede l’aiuto del suo primo ministro per non avere il collo segato anche lui.



Siamo contagiati perche’ alcun italiani , subito dopo la strage di Nassyria, urlavano per le strade d’Italia la loro gioia e soddisfazione per la morte dei nostri carabinieri. Siamo contagiati perche’, mentre avveniva l’eccidio dei bambini di Beslan, un ignobile ministro europeo osava chiedere a Putin come mai.



Siamo contagiati perche’ un degno figlio di questi cani rognosi e’ riuscito a mettere il mondo contro Israele al punto che l’Islam cosiddetto moderato, quello che si scandalizza o finge di scandalizzarsi per il rapimento delle due Simone, esulta quando sente che un maiale di terrorista suicida ha appena ammazzato qualche decina di innocenti civili israeliani.



Il mondo e’ stato contagiato dal MALE assoluto prima dell’11 settembre perche’, se cosi’ non fosse, non sarebbe stato possibile sentire alcuni civili europei dire ghignanti “se la sono voluta” ai tremila americani morti a New York e non sarebbe stato possibile vedere la processione di emissari europei e vaticani genuflettersi a Ramallah davanti al capo del piu’ grande movimento di assassini mai esistito al mondo.



Non sarebbe stato possible nemmeno assistere alla marcia di un paese chiamato Palestina alle Olimpiadi di Atene, come se fosse uno Stato come la Svezia o l’Italia, col portabandiera che oltre alla bandiera alzava le dita a V in segno di vittoria. “VITTORIA, ammazzaremo quanti piu’ ebrei possibile, promesso” e lo stadio di Atene era in piedi osannante. In compenso a quelle stesse Olimpiadi Israele era priva di Capitale per ordine di qualcuno che non voleva far venire il nervoso a quel terrorista capo della piu’ grande organizzazione di assassini del mondo.



Si, siamo gia’ stati contagiati da questa pestilenza perche’ il mondo e’ la’ che aspetta con ansia e molta impazienza la pulizia etnica che Israele deve fare per avere una tenue speranza di arrivare a una specie di tregua. Sara' solo una specie di tregua perche’ I figli di Arafat non hanno intenzione di lasciarci vivere in pace e non ammettono di lasciare spazio a uno stato ebraico nel mare immenso del mondo arabo.



La grandezza di Israele e’ di essere capace di cedere territori conquistati dopo aver vinto 5 guerre e di cederli, senza garanzie, mentre la sesta e’ ancora in corso.



Non e’ mai accaduto nella storia del mondo.



La grandezza di Israele e’ di voler essere caparbiamente una democrazia nonostante la guerra perenne e le minacce di annientamento.Una democrazia anche per quegli israeliani ignobili e vigliacchi ( nessun posto al mondo e' privo di immondizia umana) che diffamano il proprio paese. Una grande democrazia che fa dell'ossessione di mettersi nei panni del nemico che ti vuole annientare, e di capirlo nonostante tutto, uno sport nazionale.



E mentre una parte del mondo e’ minacciata da un’altra parte del mondo , mentre quei cani rognosi sgozzano gente innocente , mentre in Italia si procede al concorso di Miss Italia nello stesso momento in cui altre due italiane sono stuprate, bastonate e forse , speriamo di no, ammazzate mediante decapitazione, la grandezza di Israele e’ di fermarsi, pregare e digiunare per 25 lunghe ore , un intero popolo vestito di bianco, per chiedere perdono al Nome e per il “tikun olam”, “riparare il mondo”.



Mentre noi facevamo questo, fuori di qua’, in Iraq, I cani rognosi hanno continuato a uccidere e il resto del mondo continua a non capire.



Qui da noi, intanto, ecco che le macchine hanno ripreso ad andare, i bambini hanno messo via le loro biciclette, noi adulti abbiamo iniziato a mangiare bevendo un brodino per abituare lo stomaco a ricevere il cibo.



E' sera, le sinagoghe spengono le luci e il Popolo di Israele ricomincia a soffrire.

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