Cari amici, seguo quotidianamente e da anni IC. Devo ammettervi che negli ultimi tempi ho difficoltà a ritrovarmi nella linea editoriale e nella scelta dei temi. Mentre credo che sia giornalisticamente e politicamente utile informare su Israele, e dare conto anche di come le forze politiche si esprimono su Israele, mi rimane chiaro che abbiamo amici e nemici sia a destra che a sinistra. In qs senso si tratta di plaudire o criticare chi lo merita o demerita (destra o sinistra che sia). IC ha ora una linea che, a priori, attacca qualsiasi esponente di sinistra, liberal, dem USA, come se la sinistra fosse di per sé un nemico da combattere a priori e non una componente politica da giudicare sulla base di dichiarazioni e fatti. Così facendo, IC ha perso credibilità e autorevolezza. Da organi di informazione è divenuto una testata apertamente schierata. E lo dico aggiungendo un veramente amichevole, - che peccato - Nella speranza che questa mia comunicazione serva a ristabilire un migliore equilibrio delle cose un cordiale shalom
Daniel Fishman
Gentile Daniel,
E' verissimo che abbiamo amici e nemici sia a destra che a sinistra con una differenza però. I nemici di destra sono i fascisti storici che aggiungono al solito "Morte agli ebrei" il più moderno "Morte a Israele". I nemici di sinistra sono più infidi perché mascherano l'odio contro gli ebrei sotto un ridicolo "difesa del popolo palestinese". Il risultato è lo stesso. Le sfugge però che IC non critica la sinistra o i dem USA indiscriminatamente ma lo fa chiamando ogni personaggio che si esprime contro Israele con tanto di nome e cognome. Mai letto di attacchi contro qualsiasi esponente della sinistra, semmai scriviamo di una indiscriminata politica antisraeliana assunta dalla sinistra terzomondista e filo araba. Non vediamo l'ora che ci dimostrino il contrario.
Un cordiale shalom