Gent.ma Sig.ra Fait, Concordo in pieno con l'articolo di Fiamma Nirenstein su IL GIORNALE di oggi, Venerdì 06.09.2019. Ma ora volevo chiederLe un parere. Sono stato in ferie nel solito alberghetto. C'era una signora leggermente petulante, che iniziò a contestarmi il Magen David che porto sempre al collo. Le risposi di documentarsi meglio: il cristianesimo non è che la continuazione dell'Ebraismo. Poi mi contestava il fatto che non mangio kosher, il che secondo lei striderebbe col Magen David. Le risposi che il mangiare kosher non significa essere necessariamente ebreo. E poi perché non porto anche la kippà. Finché spazientito le risposi di mettere il naso negli affari suoi. Concordo, una risposta villana. Lei che ne pensa? Todà rabà e Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario,
Le è andata anche bene. La signora in questione era petulante e curiosa ma non cattiva. A me, in un bar di Bolzano molti anni fa, un signore sconosciuto appena notato il mio Maghen David mi ha chiesto se fossi ebrea e, alla risposta affermativa, mi ha detto a voce altissima "E non si vergogna per quello che fate ai palestinesi?" Come vede, ancora oggi, portare quel simbolo provoca reazioni inconsulte ed è un bene perché, se non possiamo fare altro, riusciamo almeno a dare fastidio e non è poco.
Un cordiale shalom