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Deborah Fait
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L' ipocrisia di Chirac 20-07-2004
Questa mattina sui giornali israeliani si puo' ammirare la brutta faccia incazzata di Chirac fotografato mentre dichiara Ariel Sharon persona non grata.

Niente di nuovo, non e' altro che l'ennesima dichiarazione di odio della Francia nei confronti di Israele e per far saltare i nervi di Monsieur Chirac e' bastato che Sharon facesse il suo dovere invitando gli ebrei francesi ad abbandonare la Francia, in caso di pericolo, e assicurandoli che Israele e' pronto ad accogliere tutti i fratelli in fuga.

Un lettore del Jerusalem Post scrive:

" Sono riconoscibile come ebreo perche' porto la kippa'. Durante una mia visita a Lione sono stato accostato da due automobili dalle quali si sono messi a urlare "ebreo". Mentre prendevo un caffe' in un bar un cliente si e' alzato in piedi da un tavolo vicino gridando insulti verso di me. Sono stato molto felice di ritornare in Israele dove mi sento piu' sicuro" .



Oggi per le strade di Israele si sente parlare francese, sono arrivate famiglie intere, molti sono i nuclei divisi, in Israele, in salvo, la moglie e i figli e in Francia, per concludere al meglio un rapporto di lavoro, i padri diventati ormai pendolari.

Purtroppo oggi parlare di antisemitismo significa citare quasi sempre la Francia e Chirac non dovrebbe arrabbiarsi se Israele informa gli ebrei di essere pronto ad accoglierli, dovrebbe invece farsi un lungo esame di coscienza, molto molto lungo e accurato.

Chirac sapra' sicuramente che un ex primo ministro socialista del suo paese ha detto "La creazione dello stato d'Israele è un errore storico". Si chiama Michel Rocard e fa il paio con "quel piccolo paese di merda", perla indimenticabile dell'ex ambasciatore di Francia in Inghiletrra.

Chirac sapra' certamente che l'offesa "sporco ebreo" fa parte ormai dello slang dei francesi ed e' diventato una specie di intercalare come in Italia si usava il termine "rabbino" per offendere qualcuno.

E' assolutamente inutile dichiarare che la Francia combattera' l'antisemitismo, e' inutile invitare a parlare di Shoa' nelle scuole dal momento che il suo governo da dimostrazione di intolleranza e odio contro gli ebrei nel nome odiato di Israele.

Tutti sono pronti a versare lacrime di coccodrillo sui 6 milioni di ebrei ammazzati , il problema vero e' che quegli stessi coccodrilli si augurano l'eliminazione di altri 5 milioni di ebrei vivi in Israele.

L'antisemitismo di oggi si e' evoluto, e' cambiato, non parla piu' di peste nera o di Santi Simonini vari , oggi l'antisemitismo parla di Israele, paese di merda, errore storico, parla dei poveri palestinesi che ammazzano i cattivi bambini israeliani sugli autobus o nelle scuole perche' se lo meritano , perche gli hanno rubato tutto, quei ladroni di bambini ebrei .

Oggi l'antisemitismo e' contro il Paese degli ebrei, l'ebreo tra gli stati, il Paese da odiare e da maledire.

In piu' di un'occasione Chirac ha insegnato ai suoi francesi come si tratta Israele.

Lo ha fatto anni fa quando, in visita a Gerusalemme e scortato nella Citta Vecchia dai soldati israeliani, ha dimostrato tutto il suo livore mettendosi a urlare "andate via di qua', questa non e' la vostra citta'".

Lo abbiamo visto in diretta televisiva e tutti abbiamo sentito un brivido di freddo scorrerci lungo la schiena.

Il Presidente di Francia aveva rozzamente delegittimato Israele davanti alle telecamere di tutto il mondo, Gallia compresa.

Inconcepibile. Ma si e' ben guardato dal chiedere scusa.

L'attuale ministro degli Esteri di Chirac, nonostante i ripetuti inviti del governo israeliano a non andare ad abbracciare Arafat, ha preferito snobbare Israele piuttosto che rinunciare al pellegrinaggio a Ramallah dove si e' esibito in una performance antisraeliana da manuale , tra i sorrisi compiaciuti e bavosi del suo amico Yasser.

Quindi quello che mi sento in obbligo di dire a Chirac e' di evitare di essere ipocrita gridando che la Francia combatte l'antisemitismo quando lui stesso e il suo governo lo alimentano.

Con quale sfrontatezza ha il coraggio di dichiarare Sharon persona non grata? Sappia che ogni israeliano considera lui da anni persona non grata e nemica di Israele. E stiamo ancora aspettando le sue scuse!



E dico agli ebrei francesi "Venez, vite".

Venite, prima che sia troppo tardi e che non incominci la caccia all'ebreo per le strade di ogni citta' francese.

Ricordate l'Uomo che, dopo aver assistito al processo Dreyfuss e aver sentito la plebaglia urlare "a morte gli ebrei", decise che era ora di dare un taglio con la vecchia antisemita Europa.

Il sogno di Theodor Herzl e' diventato realta' e allora non restate la' impalati ad aspettare il vostro turno e a dire che sono tutte storie, che la Francia e' al vostra Patria.

Non lo e', gli ebrei non hanno patrie in Europa, ne hanno una soltanto ed e' tutta intorno a Gerusalermme!

Francesi, c'e' Israele che vi aspetta: Venez, vite!

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