"Io dico chiaramente al popolo di Israele, ai palestinesi e al mondo intero: Israele prende il suo futuro nelle sue mani e nel 2005 usciremo dalla striscia di Gaza e da 4 insediamenti in Samaria".
Con queste parole Sharon ha accolto i giovani ebrei arrivati in Israele dal mondo intero provocando una vera e propria ovazione.
Il Gabinetto dunque ha approvato il piano Sharon con 14 voti contro 7, piano che prevede l'uscita entro il 2005 dalla striscia di Gaza ( 21 insediamenti) e da quattro insediamenti dalla Samaria.
Sharon ha aggiunto:
"Questa decisione fara' il bene di Israele dal punto di vista politico, economico e demografico. Israele non intende piu' aspettare i palestinesi che devono capire che il terrorismo impedira' loro ogni tipo di miglioramento."
E adesso ...kadima... avanti.....verso una soluzione che ancora una volta e' la destra israeliana a prendere per portare il Paese fuori dall'impasse in cui era caduto a causa della guerra iniziata dai palestinesi nel 2000.
Sara' un bene? Sara' un male? Impossibile saperlo, certo e' che una decisione andava presa e andava presa subito.
L'alternativa era continuare questa guerra anomala che Arafat aveva fortemente voluto per mantenere il suo potere, consapevole e cinicamente indifferente a tutti i morti che la sua decisione avrebbe portato ai due popoli.
"Voglio un milione di morti per Gerusalemme" aveva gridato a Gaza nel 2000, di ritorno da Camp David, e i palestinesi lo avevano stupidamente acclamato e avevano incominciato la conta dei cadaveri facendo saltare autobus, ristoranti, pizzerie e mandando i loro giovani a fare da scudi umani davanti ai miliziani.
Sharon, dopo essere stato eletto, ha iniziato lentamente ma senza mai un cedimento a combattere questo barbaro terrorismo, ha colpito i gruppi degli assassini-suicidi, ha messo Artafat agli arresti a Ramallah, ha decimato le organizzazioni sordo alla isteria del mondo intero che, senza fare assolutamente niente per la pace, si limitava a urlare confusamente che Israele si macchiava di crimini di guerra con gli omicidi mirati.
E via con le risoluzioni contro Israele, all'ONU, al Parlamento Europeo. Non una parola contro il terrorismo, non una critica ad Arafat, niente , l'unico ad essere demonizzato e' sempre stato Israele.
Solita, stonata , musica.
Solita pusillanime incapacita'.
Avrebbero voluto il dialogo i poveri europei.
Dialogare con i terroristi? Fatelo voi , se ne siete capaci ma pare che non vi riesca troppo bene !
Sharon e Bush hanno dimostrato al mondo intero che con il terrorismo non esiste dialogo ma lotta, null'altro che lotta dura perche' i terroristi non sono esseri umani con dei valori, sono semplicemente dei barbari che mettono in pericolo le loro stesse famiglie e i loro stessi figli pur di colpire i sionisti e gli americani.
Kadima Israele, avanti Israele!!
Abbiamo passato i giorni del terrore e ne siamo usciti a testa alta , senza paura, con un coraggio che forse il mondo ci invidia e per questo ci odia.
Adesso verranno i giorni delle lacrime.
Lacrime nostre e dei nostri fratelli che dovranno abbandonare le loro case e le loro terre nel tentativo di terminare 40 anni di sofferenze, di guerre e di ferocia palestinese.
Riusciremo anche questa volta a vincere?
Kadima Israele, abbiamo vinto sempre perche' siamo un popolo con profonde radici e altissimi valori. Vinceremo anche questa volta.
Ricordate la tragedia di Yamit?
Gli ebrei portati via dal Sinai a forza, lacrime, quante lacrime.
Piangeremo ancora, piangeremo insieme ai tre fratellini di Kfar Darom cui i palestinesi, con una bomba sotto uno scuolabus, hanno rubato le gambe e che adesso, grazie all'immorale assioma "terra in cambio di pace" ruberanno anche la casa.
Piangeremo e passeremo giorni disperati ma ce la faremo ancora una volta.