Riprendiamo dalla GAZZETTA dello SPORT di oggi, 29/08/2019, a pag. 42, la breve "L'israeliano Muki vince. Il rivale egiziano se ne va".
Il Presidente egiziano Al Sisi insegni ai suoi sportivi come comportarsi. Il rifiuto di accettare atleti israeliani in competizioni sportive e perfino di stringere loro la mano al termine degli incontri è diffuso presso le delegazioni sportive dei Paesi islamici. Le federazioni sportive dovrebbero escludere gli atleti e le squadre che non accettano il confronto con atleti israeliani oppure negano le tradizionali forme di saluto prima e dopo le gare.
In particolare Sisi, visti o buoni rapporti con Gerusalemme, dovrebbe dare il buon esempio.
Ecco la breve:
Il judoka israeliano Sagi Muki (in bianco), campione del mondo, atterra un avversario
Un incidente diplomatico ha segnato la 4' giornata dei Mondiali di Tokyo; alla fine della semifinale 81 kg uomini, l'egiziano Abdelaal ha rifiutato di stringere la mano la mano all'israeliano Muki (poi vincitore dell'oro) voltandogli le spalle. Delusione per le azzurre Maria Centracchio ed Edwige Gwend nei 63 kg. Entrambe hanno iniziato con due vittorie ciascuna, qualificandosi per gli ottavi poi si sono trovate insieme sui tatami del Nippon Budokan con la Gwend opposta alla tedesca Trajdos e la Centracchio contro la mongola Bold: qui è finita al golden score la loro corsa verso il podio. Vittoria alla francese Agbegnenou. Antonio Esposito ha dato filo da torcere al belga Casse, poi argento negli 81 kg, mentre Christian Parlati è stato sorpreso dall'altro belga, Chouchi. Oggi altri tre azzurri in gara, Alice Bellandi nei 70 kg, Nicholas Mungai e Matteo Marconcini nei 90 kg.
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