Sderot colpita da missili lanciati dai terroristi di Hamas a Gaza
Terrore a Sderot. Nonostante i bombardamenti sopportati per anni, la vita continua in Israele, sempre, anche nelle zone più colpite dal terrorismo, si va avanti meglio che si può spesso anche in allegria. L'anima di Israele non si lascia abbattere e ieri sera nella città più colpita di Israele si è tenuto un concerto, come ogni anno, un festival di fine estate. Le persone hanno bisogno di distrarsi dai bombardamenti di missili, dalle corse nei bunker, dalla paura e non esiste niente di meglio della musica per rasserenare gli animi e dare un po' di pace. Purtroppo l'uomo nero, l'orco, in questo caso Hamas, sempre in agguato, ha approfittato del festival per cercare la strage. Hanno sparato tre missili dritti sul concerto dove 4000 persone con tantissimi bambini cantavano e si divertivano. Fortunatamente due dei missili sono stati intercettati dall'Iron Dome, il terzo è finito in campo aperto. Scrive mio figlio Aaron Fait, microbiologo che insegna e fa ricerca alla Ben Gurion University, sul suo profilo Facebook: "I brividi... Sderot il festival di fine estate sotto i missili di Hamas. I bunker si riempiono... i cancelli si aprono, il terrore dei bambini israeliani mentre corrono al riparo tra le urla “mani sulla testa, aprite i cancelli!” Intanto altri 10milioni di dollari sono entrati nelle casse di Hamas tramite Israele con il benestare del governo israeliano.
Quello che io provo è una rabbia immensa contro i maledetti terroristi, portatori di morte, orchi che nessuno condanna mai in occidente. Immagino come avrebbero festeggiato se la strage fosse avvenuta, si sarebbero ubriacati di sangue, si sarebbero riempiti di dolci e avrebbero sventolato le bandiere con la svastica come hanno fatto dopo l'assassinio della povera Rina, uccisa a 17 anni mentre nuotava con la famiglia nella sorgente a Dolev. Nessun media italiano ha dato notizia dei missili sul concerto, è stato detto in modo impersonale che Hamas aveva sparato tre ordigni subito intercettati, non una parola sul luogo dove erano diretti e sul massacro evitato grazie all'Iron Dome. Hamas viene ricoperto di soldi, arrivano dal Qatar, a 10 milioni di dollari al colpo e Israele li lascia passare. Un motivo ci sarà ma io non lo capisco, giuro, non capisco perché Israele permette che vengano foraggiati dei terroristi che torturano e ammazzano israeliani da anni. Questo è un periodo di transizione e fra poche settimane andremo a votare. Se non dovesse vincere Netanyahu saremmo in grandi ambasce, Ganz è completamente digiuno di politica nel senso che non capisce niente, c'è il pericolo che nel suo partito entrino alcuni deputati arabi, tra cui Ayman Odeh, della sinistra estrema, Hadash, che chiederebbe immediatamente la cancellazione della legge sullo Stato ebraico, di cambiare l'inno nazionale e magari anche la bandiera che gli danno tanto fastidio. Se vincerà Netanyahu avremmo la speranza di un'azione chirurgica contro Hamas e tutti i terroristi compresi Hezbollah che, l'altro giorno, si è visto restituire elegantemente i droni pieni di esplosivo che aveva lanciato contro Israele. Con un'azione fantastica e difficilissima oltre che rischiosa, l'IDF ha invertito la rotta dei droni uno dei quali ha distrutto completamente l'edificio della TV del Partito di Dio lasciandoli con tanto di naso. E' arrivata l'ora di far vivere gli israeliani del sud in modo sereno, è arrivata l'ora di distruggere Hamas e i suoi seguaci. Basta missili, basta campi incendiati, basta paura e lacrime dei bambini israeliani. E' ora di finirla e di presentare un bel conto a Gaza e a Ramallah per la loro vigliaccheria, per la loro violenza, per la loro ricerca incessante di dare e ricevere la morte. Intanto a Dolev dove è stata ammazzata Rina sorgerà un villaggio di 300 case a suo nome e io spero che i responsabili vengano espulsi insieme alle loro famiglie. Presentare il conto significa che devono pagare per la loro barbarie. A Sderot e in tutto il sud colpito da Hamas vivono dei veri eroi che sanno vincere la paura, che non se ne vanno, sono a casa loro e nessuno riuscirà a farli scappare. Anzi la zona continua a popolarsi, continuano a costruire case e a fondare kibbuzim. Credono davvero gli arabi palestinesi di poterci intimorire al punto di scappare, credono davvero che un popolo che ha passato per due millenni tragedie e genocidi si lascerebbe cacciare da casa sua? Illusi! Il popolo di Israele ha una corazza che si chiama coraggio, amore per la propria terra e voglia di vivere. E' invincibile per questi motivi.
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"