IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 19 al 24 agosto 2019
La storia degli ebrei nel mondo arabo e un caso esemplare
Prima del Piano di Partizione ONU che a breve avrebbe sancito la nascita dello Stato di Israele, gli ebrei che vivevano nei paesi arabi compreso l’Iran erano 856.000. Alcuni studiosi ritengono che il numero fosse ancora maggiore,1 milione di ebrei. Dal 1947 in poi i paesi arabi hanno cacciato quasi tutti gli ebrei che vivevano da più di 2000 anni in quelle terre. Con la cacciata degli ebrei ci fu la confisca dei loro beni, delle terre e di tutto ciò che possedevano. Si può dire che oggi nel mondo arabo vi sono all’incirca 4000 ebrei. Giovedì scorso anche il Sudan del Sud è diventato un paese judenrein così come lo sono l’Algeria, la Libia e alcuni altri paesi. Dal Sudan del Sud hanno fatto alyah gli ultimi 2 ebrei rimasti nel paese. Erano due sorelle rimaste nel paese senza la madre e le altre sorelle. 30 anni fa la madre si stava recando in Israele insieme alle sue figlie, ma furono rapite e portate nel Sudan. La madre insieme alle altre figlie riuscì a tornare in Etiopia; invece le altre due figlie furono costrette a sposare due sudanesi. Dopo 10 anni di separazione la famiglia è stata ricongiunta giovedì in Israele. Una storia commovente a lieto fine. Adesso sono al sicuro in Israele. Molte persone che simpatizzano per la causa palestinese non conoscono la storia degli ebrei che loro oggi chiamano nazisti. Non sanno che gli ebrei del mondo arabo vivevano come dhimmi nei paesi arabi senza avere gli stessi diritti che avevano gli arabi (dovevano pagare una tassa per poter vivere e ovviamente erano considerati cittadini di serie B). Non erano musulmani e di conseguenza non avevi quasi diritti. I soprusi erano all’ordine del giorno. E’ così che negli anni il numero degli ebrei nel mondo arabo è diminuito. Invece, in Israele e Giudea e Samaria gli arabo-israeliani e i palestinesi prosperano senza che nessuno chieda loro di pagare una tassa per vivere. I palestinesi invece che diminuire prosperano di giorno in giorno in Israele. Di fatti non vogliono assolutamente andare a vivere a Ramallah o Gaza. Quando vi parleranno di pulizia etnica ai danni dei palestinesi, ricordatevi che nei paesi arabi non ci sono più ebrei perché sono stati cacciati tutti. Quando non ci saranno più arabo-israeliani in Israele allora sì che potrete usare il termine “pulizia etnica”, per ora vivono e prosperano con diritti e doveri come tutti i cittadini di Israele.
Astrit Sukni - IC redazione