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La Stampa Rassegna Stampa
19.08.2019 Torino: scritte contro gli esuli istriani, la Digos trovi i responsabili e smascheri la sigla menzognera
Cronaca di Bernardo Basilici Menini

Testata: La Stampa
Data: 19 agosto 2019
Pagina: 40
Autore: Bernardo Basilici Menini
Titolo: «Denuncia del ministro Salvini : insulti sui muri agli esuli istriani. Appendino: cancelliamo subito»
Riprendiamo dalla STAMPA - Torino di oggi, 19/08/2019, a pag.40 con il titolo "Denuncia del ministro Salvini : insulti sui muri agli esuli istriani. Appendino: cancelliamo subito", la cronaca di Bernardo Basilici Menini.

A destra: le scritte in corso Racconigi a Torino

E' indispensabile che la Digos indaghi immediatamente per capire chi sono i responsabili delle scritte ingiuriose firmate "potere ebraico".

Ecco l'articolo:

Come fanno delle scritte sui muri di Torino a diventare un caso nazionale? Con un post su Facebook di un vicepremier, nel bel mezzo della crisi di governo. Ieri Matteo Salvini, durante uno dei video in diretta sul social network, dopo aver parlato della Open Arms e prima di un attacco al Partito democratico, ha citato un episodio che riguarda corso Racconigi: «Da qualche giorno a Torino sono apparse scritte che dicono "Leghisti e istriani, stessa merda, stessa fine". Pensate che pochezza, che cretineria, che squallore. Gente senza vergogna, memoria, dignità e onore. Una volgare polemica politica che sputa su migliaia di persone massacrate solo perché non erano comuniste» ha detto il ministro dell'Interno.

Nello stesso quartiere, Borgo San Paolo, da anni appaiono scritte sui muri che attaccano la Lega, firmate sempre da una sedicente «brigata ebraica». Dopo la denuncia, è intervenuta la sindaca Chiara Appendino definendo quelle scritte «un insulto non solo per chi di quella tragedia è stato vittima, ma per tutti gli italiani». Ancora: «È bene non dimenticare mai che le Foibe e l'esodo degli Istriani rappresentano una delle più grandi tragedie della storia italiana, che ha lasciato ferite profonde ancora oggi non rimarginate». Da Palazzo Civico annunciano che le scritte saranno cancellate entro pochi giorni. Eppure la battaglia che si combatte a colpi di bombolette sembra non finire mai. Sempre ieri una pagina Facebook cittadina, che giornalmente posta foto di scritte sui muri - «Stop Degrado Torino» - segnalava un episodio avvenuto in corso Vinzaglio, quasi all'angolo con via Cernaia. «I portici sono stati interamente puliti dai proprietari da pochi giorni. Ebbene, i nostri Michelangelo di turno hanno ben pensato di andare oltre e appropriarsi indebitamente dell'opera di pulizia, apponendo le loro firme altisonanti». E la pagina social mostra una foto dove sul colonnato, pulito, hanno fatto capolino delle tag.

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