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Adi, Omar e Benny sono tornati a casa in tre bare di legno chiaro, avvolte nella bandiera di Israele. Tre anni e quattro mesi fa furono rapiti dagli Hezbollah, con la complicita' dei soldati dell'ONU, e furono uccisi. Nasrallah, l'aguzzino, per 1210 giorni non aveva mai voluto rivelare niente, sadicamente aveva lasciato la speranza alle famiglie e solo due giorni fa, ridendo come fa sempre, aveva detto che sara' una sorpresa e che avremmo saputo del destino dei tre ragazzi solo al loro arrivo in Israele. Bene, sono arrivati, li abbiamo accolti all'aeroporto e abbiamo pianto davanti a quelle bare insieme ai loro genitori. Alcune ore prima del loro ritorno a casa un poliziotto terrorista palestinese, salito su un autobus di Gerusalemme, il numero 19, si e' fatto saltare facendo morire altre 10 persone e ferendone gravemente altre cinquanta che non saranno mai piu' normali, non dormiranno piu' la notte tormentati dagli incubi. Un autobus sventrato e pieno di cadaveri bruciati ancora seduti sui loro sedili, cadaveri scaraventati sul selciato, feriti urlanti, feriti gravi svenuti, fuoco, pezzi di corpi. Quanto puo' sopportare Israele? Intanto in Europa hanno celebrato la Giornata della Memoria e anche in quell'occasione il messaggio di una parte del vecchio continente, quella rossa, e' stato chiaro: "Badate, noi ricordiamo gli ebrei morti ma non abbiamo nessuna intenzione di rispettare quelli vivi e se vogliamo diciamo che Israele e' nazista e che Sharon e' nazista e che i giusti di oggi sono i pacifisti che urlano contro Israele e che amano i terroristi. Badate!". Infatti due giorni dopo questi avvertimenti, sui muri di Roma, Caput Mundi, sono apparse le solite scritte "Juden rauss, Ebrei strozzini". Scritte fasciste ma ormai non fa differenza. Altri, offendono la memoria di Perlasca e Palatucci e altre centinaia di Giusti di Israele, portando in trionfo pacifisti urlanti, i nuovi giusti, dicono, i giusti degli antisemiti. E Israele e' costretto a liberare piu' di 400 terroristi per poter riavere i corpi di tre dei nostri figli morti. Piu' di cento terroristi vivi per ognuno dei nostri ragazzi morti. Adi, 20 anni. Benyamin, 20 anni. Omar, 27 anni, lascia due bambini. Era beduino, soldato di Israele come tutti i suoi fratelli e per Israele e' morto. I suoi genitori presenti alla cerimonia hanno ricevuto l'abbraccio bagnato di lacrime del Presidente di Israele, del Primo Ministro di Israele. Prima il kaddish e poi la preghiera islamica per i morti. Tutti in piedi, tutti in lacrime. Ma non e' finita. Ci sono altre famiglie che aspettano di sapere che fine hanno fatto i loro figli: Zachary Baumel, Yehuda Katz e Zvi Feldman, rapiti nel 1982 e scomparsi. E Ron Arad cui vogliamo ridare le ali per ritornare a casa. Qui lo aspetta una figlia che aveva pochi mesi quando fu preso a vent'anni nel 1988 dalle bande di Amal per poi essere venduto non si sa a chi e non si sa dove. Sedici lunghi anni passati senza notizie. Sua madre prima di morire aveva supplicato i suoi rapitori ma le aveva risposto la risata isterica e agghiacciante dell'aguzzino Nasrallah e lei e' morta con quel dolore. Quanto puo' sopportare un ebreo? Laggiu' in Europa ci chiamano nazisti perche' ci difendiamo da terroristi che ci odiano. Laggiu' in Europa amano celebrare gli ebrei morti e amano offendere gli ebrei vivi ma noi in Israele pensiamo che un popolo non puo' sopportare di piu'. Israele vuole vivere, signori del mondo che ci portate davanti a un Tribunale Internazionale per una barriera difensiva. Gli ebrei vogliono vivere, signori romani che scrivete Juden Rauss....ma rauss da dove? Il popolo di Israele vuole vivere, signori pacifisti, e vuole vivere a casa sua. E vivremo testimoniando la nostra tragedia, dai roghi dell'Inquisizione, al camino di Auschwitz, al fuoco di autobus sventrati, alla risata di aguzzini mediorientali e alle nostre bandiere bruciate e calpestate. Quanto puo' sopportare il popolo di Israele? |
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