Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 18/08/2019, con il titolo "Colpo a Teheran, sequestro Usa per petroliera ferma a Gibilterra", la cronaca di Giordano Stabile
La nave Grace1
La Grace 1 dovrà aspettare ancora. La super petroliera iraniana, con a bordo 2,1 milioni di barili di greggio per un valore di 140 milioni di dollari, è stata bloccata all'ultimo momento, mentre stava per salpare l'àncora davanti a Gibilterra. Un ordine di sequestro è arrivato dagli Stati Uniti e le autorità della Rocca dovranno esaminarlo prima di dare il via libera. I giudici americani sostengono che la nave è al centro di traffici illeciti dei Pasdaran, che coinvolgerebbero anche istituti finanziari sul suolo americano. E quindi va bloccata. Le Guardie rivoluzionarie erano vicine a una vittoria importante e il supertanker aveva già issato la bandiera della Repubblica islamica, al posto di quella di comodo panamense, in aperta sfida agli Usa. La Grace 1 è bloccata davanti a Gibilterra dallo scorso 4 luglio, quando i Royal Marines se ne sono impadroniti con un blitz dal cielo e dal mare. Un «servizio di Intelligence occidentale» aveva intercettato le conversazioni su WhatsApp di alcuni ufficiali. E aveva scoperto che il carico era diretto alla raffineria di Baniyas, in Siria. Un'azienda sotto sanzioni da parte dell'Unione europea. Le autorità britanniche sono state avvertite e dall'Inghilterra è partito un commando di 25 uomini. Il raid era così coperto a livello legale dalla necessità di far rispettare l'embargo. Ma si inseriva in maniera deflagrante nella «guerra delle petroliere», che aveva visto sei navi attaccate con mine magnetiche nel Golfo nel giro di due mesi. Un colpo ai Pasdaran, che però hanno reagito con una serie di assalti a mercantili all'imbocco dello Stretto di Hormuz, con tre navi catturate nonostante la presenza di unità militari occidentali. Fra loro la britannica Stena Impero. A quel punto il governo del neopremier Boris Johnson ha ceduto. Teheran ha fornito documenti per dimostrare che il carico non era diretto in realtà in Siria. Le autorità della Rocca giovedì hanno deciso il dissequestro. La Grace 1 doveva ripartire venerdì, mentre il rilascio della Stena Impero era previsto ieri. È invece è arrivata la zampata americana. I giudici si sono rifatti all'International Emergency Economic Powers Act. La nave è accusata di aver violato le norme in materia di «riciclaggio di denaro» e «terrorismo». I magistrati hanno anche ordinato il sequestro di 995 mila dollari da un conto legato alla Paradise Global Trading LLC, che gli Usa considerano una delle branche finanziarie dei Pasdaran. Le indagini, partite dalle relazione iniziale dell'Intelligence, hanno portato a scoprire «una rete articolata di compagnie di copertura», da Singapore, agli Emirati arabi, a Oman, Svizzera e persino allo Stato del Nevada, che puntava a «eludere le sanzioni americane sui rifornimenti di petrolio alla Siria» sui finanziamenti alle Guardie rivoluzionarie. Ora la parola passa al sistema giudiziario di Gibilterra, territorio britannico con ampia autonomia. Sarà probabilmente la Corte Suprema a doversi pronunciare. La Rocca, un fazzoletto di terra all'ingresso del Mediterraneo, appena 39 mila abitanti, resta così al centro della più pericolosa delle sfide fra potenze mondiali.
Giordano Stabile
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