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Gentile Deborah Fait, bene ha fatto a scrivere il suo secondo articolo a proposito dell'apertura del negozio della Segafredo a Gerusalemme, con annesse diciture, come al solito vergognose. Oltre a scrivere sempre degli artico- li interessantissimi, lei ha una ironia,che ben pochi hanno. In questo ultimissimo periodo, si leggono articoli,anche essi vergognosi e pieni di omissioni, su Israele. Israele criminale,colpevole di ogni misfatto. Mi chiedo sempre, come mai in questo secolo, Israele, debba continuare a difendersi, dai palestinisti e dall'Occidente. Bersagliato incessantemente da giornalisti, da attacchi antisemiti, praticamente da tutto e da tutti. Ci consolano,sempre, i risultati eccellenti,della scienza e della medicina. Ci consola, la vitalità di questo paese, che non si ferma mai. Dove i sogni, quasi sempre, diventano realtà. Che siano tutti gelosi?!!! Giusto boicottare la caffetteria Segafredo. A Mamilla road, come lei giustamente sottolineato, ce ne sono di ottime caffetterie. Tutto ciò, mi fa pensare che è in atto, un vero e proprio terrorismo mediatico. La citazione in home page, di Albert Camus, dovrebbe insegnare al mondo intero, come dovrebbe essere, la vita reale.
Shalom, Alessandra Gargaro
Gentile Alessandra, Leggevo proprio oggi sul Jerusalem Post che, alla sede ONU di Ginevra, l'ANP ha rinnovato il vecchio e vergognoso accostamento sionismo=razzismo. L'ambasciatore dell'OLP a Ginevra ha dichiarato: "La risoluzione 3379 dell'Assemblea Generale dell'ONU ha proclamato che il sionismo è una forma di razzismo e questo è il vero problema". Naturalmente non ha ricordato che quella ignobile risoluzione fu cancellata nel 1991. "Non dare il giusto nome alle cose significa moltiplicare il male del mondo" scriveva Camus, premio Nobel. Purtroppo è la verità. La ringrazio per i graditi complimenti e le invio un cordiale shalom |
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