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Deborah Fait
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I confratelli del signor Smith 1-11-2003
L'Italia e' in subbuglio per le richieste di Adel Smith.

Tutti gridano, tutti protestano, in Tv non si parla d'altro, vengono coinvolti i bambini, il Vaticano e' sotto schock... come e' possibile...... dopo tanto dichiarato amore per l'Islam sempre a danno di altri gruppi religiosi ed etnici...come mai questa pugnalata alla schiena...!!!!!



In Israele la notizia e' arrivata ma e' stata accolta con una certa indifferenza perche' qui, con i musulmani, abbiamo problemi ben piu' gravi di un simbolo da staccare dal muro, problemi che pero' non suscitano la stessa reazione tra gli italiani, i parlamentari, i preti, le televisioni, i media.

Mai visto lo stesso sdegno cosi' prolungato nel tempo per la morte che seminano in Israele i correligionari del signor Smith.

Passanti israeliani che saltano per aria, fatti a pezzi da giovani musulmani che precedentemente giurano sul Corano di ammazzare piu' ebrei possibile, non disturbano piu' di tanto e spesso i commenti sono "se la sono voluta" .

Si guarda l'attentato di turno in Tv , si scuote la testa, si aggiunge con sottile disprezzo: " non la finiranno mai di scannarsi a vicenda quelli la' " e poi si clicca su veline e velone e giochi a premi.

Chissa' se qualcuno ricorda ancora quell'altro simbolo della Cristianita' oltraggiato dai correligionari del signor Smith, un simbolo importante, il piu' importante in assoluto, quella Basilica edificata dove, secondo la tradizione, nacque Gesu' e dove duecento palestinesi armati entrarono in un giorno di guerra distruggendo con spregio tutti i simboli della Cristianita' ivi situati.

Ci fu indignazione in Italia? Si, certo, grandissima indignazione...contro Israele.

Ci brucia ancora lo stomaco al ricordo di come quei duecento miliziani armati fossero "capiti" e giustificati dal pubblico italiano, di come fossero descritti non come terroristi che stavano dissacrando la piu' santa basilica cristiana del mondo ma come povere vittime di Israele.

Abbiamo dovuto ingoiare la rabbia che ci assaliva nel sentire i frati difendere incondizionatamente i terroristi nascondendo vergognosamente al mondo quello che accadeva dentro la loro chiesa.

Hanno mentito spudoratamente accusando Israele di "assediare" la Basilica senza mai accennare al fatto che qualcun altro la stava "occupando" e violentando con le armi in pugno.

I signori frati di Betlemme non si sono scandalizzati per lo scempio ne' si e' indignato il Vaticano, ne' e' insorto il mondo cattolico contro quei duecento islamici che avevano trasformato un luogo di preghiera in un bivacco pieno di sporcizia, di rifiuti, di escrementi.

Dissacrare la Basilica della Nativita' e' stato un fatto ben piu' grave della pretesa di rimuovere un crocifisso da una scuola di uno sconosciuto paesino abruzzese ma l'opportunita' di poter ancora condannare Israele fu cosi' eccitante e appetitosa da far dimenticare l'oltraggio e nessun uomo di chiesa, nessun esponente politico, nessun parlamentare, nessun vescovo, nessun Papa, nessun cittadino italiano condanno' i duecento palestinesi e chi li aveva mandati e risiede a Ramallah.



Dove erano all'epoca i sepolcri imbiancati che oggi si scandalizzano per l'arrogante richiesta di Adel Smith?

Parlavano in TV, scrivevano sui giornali, discutevano nei bar, nelle case, scuotevano la testa contro questo perfido Israele che non voleva lasciare in pace i poveri terroristi e che , guarda un po' che faccia tosta, li aspettava fuori dalla Basilica per arrestarli!

Allora la verita' e' che i simboli diventano sacri e intoccabili soltanto quando non si possono accusare gli ebrei e Israele di maltrattare i terroristi e i fondamentalisti palestinesi.

Vediamo un po' quali sono i simboli dei tre popoli delle grandi religioni monoteiste:

incominciando dal popolo piu' numeroso sono :

la Mezzaluna, la Croce, la Stella di Davide.

Se incominciamo invece dal popolo piu' antico l'ordine e' inverso:

La Stella di Davide, la Croce, la Mezzaluna.



Piu' di duemila anni fa gli ebrei arrivarono a Roma come schiavi, attraversarono dolori e peripezie inenarrabili ma mai si ribellarono a quella croce che li schiacciava, li uccideva, li massacrava.

Gli ebrei, cosmopoliti nell'animo, non hanno mai protestato per la croce nelle scuole o negli uffici pubblici, hanno rispettato quel simbolo anche se era inevitabile pensare che in suo nome, in nome dell'ebreo Gesu', milioni di loro fratelli erano stati perseguitati e massacrati prima a casa loro e poi nella cristiana Europa.

Esiste pero' anche un altro simbolo, non religioso ma non per questo meno importante, che non e' riconosciuto a causa dell'arroganza islamica, la stessa arroganza razzista che anima il signor Smith, mi riferisco alla Stella di Davide Rossa (Maghen David Adom) che da 60 anni chiede di entrare a far parte della Croce Rossa Internazionale ma ne e' interdetta anche se si prodiga in tutto il mondo per salvare la gente da terremoti, attentati, incendi, uragani, guerre.

La Mezza Luna si oppone e la Croce resta muta e tremebonda accettando di buon grado di discriminare la Stella.

Sempre la stessa storia ormai antica e mai cambiata: la Croce contro la Mezzaluna, la Mezzaluna contro la Croce ma alla fine sono unite e solidali, grandi e potenti contro la piccola Stella.

Rompere questa tradizione razzista e avviarsi verso il rispetto reciproco sara' un arduo compito delle future generazioni se riusciranno a combattere l' integralismo e il fondamentalismo.










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